Opposizione salva-maggioranza: 5 mila leggi passate per gli assenti

Pubblicato il 3 Ottobre 2011 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per ben 5098 volte le assenze tra l’opposizione in Parlamento hanno “salvato” la maggioranza. E’ questo il numero di proposte di centrodestra passate in aula perché troppi del centrosinistra si erano assentati. Il calcolo è stato effettuato dai ricercatori di Openpolis e citato da Antonello Caporale in un articolo pubblicato su Repubblica.  5098 volte vuol dire il 35% delle votazioni effettuate da quando questa maggioranza è al governo (cioè dal 2008).

Tra le leggi passate grazie ai banchi vuoti nell’opposizione vale la pena ricordare quelli che ebbero maggiore risonanza. Nel 2008 la legge che consegnò Alitalia a una cordata di imprenditori italiani passò con 23 voti di scarto: nell’opposizione c’erano 24 assenti. Sempre in quell’anno la Finanziaria passò grazie ai parlamentari di centrosinistra assenti.

Nel 2009 lo scudo fiscale diventò legge: mancavano 120 rappresentanti dell’opposizione. Nel 2009 ci fu anche il decreto sul terremoto de L’Aquila: diventò legge per le assenze “decisive” del centrosinistra.

Nel 2010 il condono edilizio in Campania fu salvato ancora una volta dall’opposizione. Si doveva procedere all’abbattimento delle case fuorilegge, invece in Parlamento fu approvata la sospensione: 22 voti di scarto, 24 assenti nel centrosinistra.

Nel 2011 i casi più noti sono due. Il Milleproroghe, approvato con 23 voti di scarto (24 assenti a sinistra). Anche l’assestamento di bilancio fu approvato per lo stesso motivo.

Spiega Caporale che uno dei motivi principali delle ripetute assenze in aula sta nelle “doppie poltrone”. Ventidue parlamentari fanno i ministri, 31 i sottosegretari. 2 parlamentari sono sindaci, 12 sono presidenti di Provincia, 11 sono consiglieri provinciali e 4 sono assessori comunali.