Pd, nuovo scontro Renzi-Crisafulli. “Se fossi fighetto e non pesassi 110 kg..”

di Cristina Ferrulli
Pubblicato il 12 Novembre 2013 - 06:13 OLTRE 6 MESI FA
Pd, nuovo scontro Renzi-Crisafulli. "Se fossi fighetto e non pesassi 110 kg.."

Mirello Crisafulli

ROMA – (ANSA) – Dopo lo scontro sui numeri dei congressi provinciali, i supporter di Matteo Renzi e di Gianni Cuperlo scelgono la strada della cautela sull’esito dei primi voti tra gli iscritti che per ora sembrano indicare un testa a testa. Anche perché, a meno di un mese dalle primarie, ogni occasione sembra buona per polemizzare: lunedì i renziani sono tornati alla carica contro l’en plein di Mirello Crisafulli, sponsor del candidato ex Ds, nei circoli di Enna.

Proprio il tasso di litigiosità tra i democratici è uno dei motivi che ha allontanato dal Pd il suo fondatore, Romano Prodi, al quale i renziani lanciano appelli a ripensarci. Il timore, diffuso soprattutto tra i sostenitori di Matteo Renzi, è quello di un flop di partecipazione alle primarie dell‘8 dicembre. E lo schiaffo di Romano Prodi, che ha fatto sapere di non aver rinnovato la tessera e di non voler andare ai gazebo, alimenta questa paura.

Per questo, a quanto si apprende, sarebbero al lavoro i pontieri del sindaco di Firenze per cercare di far tornare ai gazebo il fondatore dell’Ulivo. Al quale, come sempre, vengono attribuite preferenze per uno o un altro candidato.

I prodiani, ora renziani, Sandro Gozi e Ivan Scalfarotto non hanno dubbi: ”Noi ulivisti della prima ora, parlo degli eletti in Parlamento dell’area prodiana, sosteniamo Matteo Renzi in modo molto convinto”, dice Gozi. Ma in realtà il mondo ex ulivista è variegato come dimostra il fatto che Sandra Zampa, portavoce dell’ex premier, ha scelto, ”dopo averci pensato a lungo”, di sostenere Civati perché ”sa parlare ai giovani e di giustizia sociale” e ha fatto una bandiera della battaglia per scovare i 101 che affossarono la candidatura di Prodi.

Mentre si scaldano i motori per la mobilitazione alle primarie, va avanti fino al 17 novembre il voto nei circoli sui candidati nazionali. Ad ora si è votato in un centinaio di circoli con quasi 6mila votanti e Renzi e Cuperlo sarebbero quasi alla pari. Ma fa polemica l’esito in alcuni circoli di Enna, dove, denunciano i renziani, ”a Pietraperzia il congresso del Pd si è concluso con una vittoria bulgara-crisafulliana dei sostenitori di Cuperlo: 147 voti su 147. A Regalbuto, stessa provincia, 102 voti per Cuperlo e 2 per Renzi”. Un en plein sospetto per i sostenitori del sindaco di Firenze, in guerra contro la decisione di far candidare alla segreteria provinciale, in quota Cuperlo, Mirello Crisafulli, che fu escluso alle ultime politiche in nome delle liste ‘pulite’.

Crisafulli fa spallucce e la butta sul vittimismo: ‘‘Se fossi un fighetto, belloccio come Renzi, se non fossi siciliano e non pesassi 110 chili, non sarei stato coperto di insulti dai simpatizzanti di Renzi”. E anche Gianni Cuperlo preferisce evitare polemiche, rinfacciando al rottamatore altre candidature scomode. Così come l’ex diessino preferisce far decantare l’allarme scissione, lanciato nel week end da Giuseppe Fioroni, se il Pd entrasse nel Pse a partire dal congresso a Roma. “Il compito della sinistra non è stare a discutere sul Congresso del Pse e nemmeno di Fioroni, ma il nostro compito è considerarci parte di un campo che vogliamo allargare”. E per una volta c’è da giurarci che anche Renzi è d’accordo con il suo avversario.