Pdl: Finiani spingono per accelerare il Congresso

Pubblicato il 24 Aprile 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino

I “fedelissimi” di Gianfranco Fini, a due giorni dallo scontro aperto in Direzione, puntano sulla relativa calma in casa Pdl ma chiedono di affrettare i tempi per il congresso promesso da Silvio Berlusconi.

A parlare è prima di tutto Italo Bocchino, braccio destro del presidente della Camera e colui che il premier in direzione ha additato come uno degli uomini che “remano contro” al partito.

Il capogruppo del Pdl alla Camera afferma: «Occorre recuperare gli aspetti positivi di quanto accaduto, accelerando il percorso che porterà al congresso e ribadendo la lealtà alla maggioranza e a Berlusconi dei parlamentari vicini a Fini».

A fargli da eco è un altro “finiano doc” come Carmelo Briguglio che dice: «La minoranza del Pdl si comporterà con lealtà nei confronti dell’esecutivo e dell’azione di governo. Non ci sarà nessuna imboscata in Parlamento. Ma la maggioranza eserciti il suo ruolo con moderazione e senza evocare liste di epurazione che sarebbero autodistruttive per la credibilità di un partito che aderisce al Ppe».

«Occorre procedere – aggiunge Briguglio – con regole e garanzie reciproche, sulla strada indicata dal presidente Berlusconi di un congresso nazionale, come percorso ispirato a un confronto serio e costruttivo».

A sperare nella fine dei contrasti nel Pdl è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che dice: «Spero che avvenga un miracolo e che questo contrasto interno al Pdl venga superato è molto importante per tutti noi, per il governo e per il centrodestra».

Rutelli. Lo scontro tra finiani e berluscones provoca reazioni anche all’esterno del Pdl. Francesco Rutelli, a margine dell’assemblea di Alleanza per l’Italia, ammette di aver parlato con il presidente della Camera. «Lui è un interlocutore, ma sarà lui a decidere del suo destino, del rapporto con le altre forze. A Fini va riconosciuta dignità per la sua scelta – aggiunge Rutelli – ci sono momenti nella storia della politica in cui i cambiamenti li fanno le minoranze. Forse più che le maggioranze osannanti, in un Paese come il nostro, aiutano di più le minoranze creative».

Quanto poi alla possibilità di un ingresso di Luca Cordero di Montezemolo in politica per la costruzione di un terzo polo, Rutelli ha espresso «la speranza che ci siano tante forze che si mettano in campo con coraggio, l’Italia ha bisogno di gente coraggiosa, quali saranno queste persone lo dirà la storia».