Pdl: Italo Bocchino chiede di isolare i falchi attorno a Berlusconi e Fini

Pubblicato il 4 Dicembre 2009 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino con Gianfranco Fini

Continua la lotta intestina nel Pdl tra l’anima ‘finiana’ e quella più vicina a Berlusconi. Il ‘fuori onda’ del presidente della Camera ha rivelato la frattura. A prendere la parola, oggi in un’intervista su ‘Libero’, è il vice capogruppo alla Camera, Italo Bocchino, uno dei fedelissimi di Gianfranco Fini. “Il fondatore e il cofondatore del primo partito italiano -dice Bocchino- devono rinegoziare il patto di nascita del Pdl, che tra loro avvenne in maniera frettolosa quando si stabilì l’intesa elettorale del 2009”.

Bocchino aggunge che la precondizione per avviare il momento di riflessione nel Pdl è “l’isolamento dei falchi, di coloro che dicono a Berlusconi che è giunto il momento di cacciare Fini e di coloro che dicono a Fini che solo quando sarà caduto Berlusconi si costruirà un centrodestra normale in Italia”. Bocchino sottolinea che “chi conosce Fini sa che è impensabile un suo futuro politico fuori dal Pdl” e “sbaglia chi mette in discussione la lealtà di Fini sulle questioni giudiziarie” e cita un episodio di anni fa quando il leader di An “lasciò frettolosamente i funerali del padre per correre alla Camera a votare contro l’arresto di Cesare Previti”.

Chi conosce Fini, aggiunge Bocchino, “sa anche che l’idea di mettere in crisi il Pdl ed il governo è lontana anni luce dai suoi progetti”. L’appello del vice capogruppo, dunque, è che “si plachino gli animi”, si “tranquillizzino i falchi e volino le colombe” affinchè Fini e Berlusconi “si vedano al più presto a quattr’occhi e chiariscano tutto ciò che c’è da chiarire”.