Pdl: “Non sottovalutiamo il voto ma no a letture catastrofiche”

Pubblicato il 8 Maggio 2012 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 8 MAG – ''Nessuno nel Pdl ha negato la delicatezza della situazione che emerge dai risultati elettorali'' ma ''va tuttavia segnalato che la lettura dei dati elettorali, come emerge dai media va decisamente approfondita e corretta''. Lo si legge in una nota del coordinamento del Pdl che respinge ''con dati obiettivi, la lettura catastrofica che alcuni media hanno voluto riferire al Pdl''.

''Nessuno – si legge nella nota del Pdl – ha negato la delicatezza della situazione che emerge dai risultati elettorali. In particolare, l'aumento dell'astensionismo, il premio a liste quali quella di Grillo (comunque limitata al 4,9% su base nazionale) e la frammentazione in centinaia di civiche ha penalizzato tutti i partiti presenti in Parlamento. Il Pdl inoltre ha pagato la mancata tradizionale alleanza con la Lega, sacrificata sull'altare della responsabilita' verso il governo di emergenza, mentre la sinistra, pur divisa a Roma, e' rimasta quasi sempre unita sul territorio''.''Cio' premesso, va tuttavia segnalato che la lettura dei dati elettorali, come emerge dai media va decisamente approfondita e corretta. Innanzitutto, non e' emerso chiaramente che nei 26 capoluoghi di provincia i sindaci vincitori gia' al primo turno sono stati: – 4 al centrodestra (Catanzaro, Gorizia e Lecce al Pdl; Verona alla Lega);

– 3 al centrosinistra (La Spezia, Brindisi, Pistoia). Nei rimanenti 19 capoluoghi si terra' il ballottaggio nel quale il Pdl sara' presente in 11 citta'''. ''Di ancora maggior rilievo – si legge nella nota

– e' segnalare l'effettiva ripartizione del voto nei 168 comuni (compresi i 26 capoluogo) sopra i 15.000 abitanti e con votazione a doppio turno, che e' esattamente questa: – votanti 3.571.798 pari al 67,69% degli aventi diritto.

– Popolo della Liberta' 417.766 (11,70%) a cui vanno ovviamente sommati i voti delle liste civiche ufficialmente predisposte da esponenti del PdL, con l'accordo preventivo ed esplicito del partito. Tali voti ammontano a 316.575 (8,86%). Per un totale del 20,56%. A tale dato, e' corretto accostare anche il risultato delle altre liste civiche, emanazioni di realta' locali ma alleate con il PdL e spesso capitanate da uomini del nostro partito. Tali liste hanno riportato 225.709 voti (6,32%). Sommando tale dato si arriverebbe al 26,88%''.

''Vale la pena segnalare, inoltre – prosegue il PdL – che in tale computo non sono stati prudentemente compresi i voti di partiti sicuramente alleati del Pdl, quali il Pid (52.053 voti pari all'1,46%) e l'Alleanza di Centro di Pionati (0,32%). Questo 1,78% porterebbe il totale dei voti riferibili al Pdl al 28,66%. Con lo stesso criterio, con i dati in nostro possesso abbiamo conteggiato i voti del Pd:

– Pd 566.406 (15,86%);

– Liste collegate direttamente o indirettamente al Pd 532.630 (14,91%). Per un totale del 30,77%, cioe' di soli 2 punti percentuali superiore al dato aggregato del Popolo della Liberta', pur in presenza di un forte astensionismo che, come afferma il sondaggio pubblicato oggi di Mannheimer, danneggia gravemente soprattutto il Pdl''.

''In conclusione, pur senza sminuire il significato del messaggio che arriva dagli elettori ai partiti, respingiamo con dati obiettivi la lettura catastrofica che alcuni media hanno voluto riferire al Pdl. Per maggiore completezza, teniamo a disposizione dei media la tabella completa dei dati disaggregati di tutti i partiti''.