La Russa: “Il simbolo Pdl? Rimane a noi”

Pubblicato il 23 Novembre 2010 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

Ignazio La Russa

”Questa polemica sul simbolo non sta in piedi. Comunque, per fare chiarezza, ribadisco che il simbolo è del partito nel momento in cui abbiamo fatto un congresso e votato il simbolo all’unanimità, la disponibilità è dunque del Pdl e ne può disporre solo chi ne fa parte”.

Lo afferma Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl intervenendo nella querelle aperta da Italo Bocchino sull’uso del simbolo del Pdl. Il ministro della Difesa entra poi nello specifico chiarendo che il simbolo apparterebbe comunque al partito anche nel caso in cui non ci fosse stato il congresso nazionale: ”Facciamo finta – spiega – che con una bacchetta magica il congresso sparisse, ai fini dell’uso del simbolo non cambierebbe nulla perché nell’atto notarile c’è scritto che l’uso e l’utilizzo del simbolo è consentito a chi fa parte dell’associazione finché resta in vita. E l’associazione può essere sciolta solo con il consenso unanime degli associati. Dall’associazione, composta da 10 soci fondatori, sono andati via in due Fini e Rita Marino, essa non può essere sciolta fino al 2014 e l’utilizzo del simbolo rimane, come dice appunto l’atto notarile, nella disponibilità degli associati”.

”Tra l’altro – aggiunge il coordinatore del Pdl – a inserire questa norma fummo noi di An come tutela perché Fini chiese cosa sarebbe accaduto se Berlusconi avesse deciso di lasciare l’associazione. Nel caso Berlusconi avesse deciso di lasciare non avrebbe potuto usare il simbolo del Pdl. Si verificato il caso opposto. Si legga bene – conclude il ministro – l’atto del notaio”.