Cda Rai: Masi e Garimberti litigano sull’ordine del giorno

Pubblicato il 27 Marzo 2010 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

Il direttore generale Rai Mauro Masi

Non si placano le tensioni tra il direttore generale della Rai Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti. Il Corriere della Sera scrive che Masi ha deciso di aprire formalmente un «caso Santoro» nel prossimo Consiglio di amministrazione di mercoledì 31 marzo, già fissato da tempo.

Ma non tutto in casa Rai sta andando liscio come vorrebbe Masi, personaggio al centro delle «attenzioni» di Michele Santoro durante Raiperunanotte da Bologna, con tanto di ricostruzione drammatizzata delle sue telefonate così come apparirebbero nelle intercettazioni di Trani.

«Il direttore generale – scrive il Corriere – ieri, 26 marzo, ha spedito una lettera al presidente Paolo Garimberti (recapitata al corridoio accanto al suo, lì al settimo piano, chi conosce le regole Rai sa bene che le carte restano in archivio e le parole volano). Stando allo statuto, tocca al presidente stabilire l’ordine del giorno dei Consigli di amministrazione. Nella lettera Masi scrive appena dieci righe: chiedo che venga con urgenza messo all’ordine del giorno il «caso Santoro», alcuni aspetti di questa vicenda stanno sfuggendo al controllo della direzione generale».

La risposta di Paolo Garimberti è tempestiva. Caro Masi, sono io che stabilisco l’ordine del giorno, è un mio compito. Inserirò un «caso Santoro» se e quando lo riterrò eventualmente opportuno. Tu hai sempre a disposizione la voce «comunicazioni del direttore generale». Ma il Cda, fa capire Garimberti a Masi, non è un luogo di dibattito di idee e di opinioni ma il cuore della vita operativa aziendale dove si decide cosa fare. Ci possiamo eventualmente confrontare e votare su una tua relazione, su un provvedimento che proponi.

Dal punto di vista tecnico, quindi, sembra difficile arrivare a una delibera. Proprio perché manca la voce all’ordine del giorno. Si sa che il centrodestra Rai (il consigliere Antonio Verro ha chiesto a Masi di «vigilare affinché Santoro onori il contratto di esclusiva») vorrebbe sanzionare il conduttore di Annozero, comunque aprire un procedimento disciplinare per lui. E proporre che, in caso di una multa dell’Agcom, sia lui stesso a pagare di persona.