Referendum, 2 quesiti un obiettivo: stop al porcellum

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 2 DIC – Due quesiti, uno molto breve e chiaro, l'altro molto lungo e tecnico, oltreché estremamente selettivo. Due quesiti per raggiungere un medesimo obiettivo: abolire il 'porcellum' in blocco oppure con singole 'amputazioni' della norma attuale per tornare al sistema precedente. In questo caso, verrebbe applicato il principio, mai vagliato dalla Corte Costituzionale, della "riviviscenza" : il principio che l'abolizione selettiva e mirata di una legge elettorale comporti, come conseguenza, il rianimarsi della precedente norma, in questo caso il 'Mattarellum'.

Essendo questo un referendum abrogativo, il principio, innovativo, ha una sua 'ratio' ma la cosa fa discutere costituzionalisti e politica.

Infatti, una pronuncia della Consulta di alcuni anni fa ha stabilito che non si possano tenere i referendum in materia elettorale "in blocco" perché si verrebbe a creare, in caso di si', un vuoto legislativo. Altri Costituzionalisti invece ritengono che questo sia possibile e così per evitare problemi e per sostenere tutte e due le tesi si è pensato ad una abolizione totale e ad una 'selettiva' con l'obiettivo di far rivivere il " Mattarellum". Il comitato promotore ha studiato a lungo la cosa non avendo puntato tout court alla sola abolizione della legge Calderoli, definita dal suo autore una ''legge elettorale porcata''.

I 72 punti della legge che il secondo quesito prende di mira sono di fatto le modifiche che l'ultima legge ha apportato al procedimento precedente (il Mattarellum). E quindi la loro abolizione lascerebbe sul tavolo del legislatore proprio la precedente norma. Proprio per questo i referendari sostengono che abolendo quel tipo di formulazione dovrebbe 'rivivere' la norma abrogata con l'attuale 'Porcellum' .

Il primo quesito mira quindi alla abrogazione totale della legge elettorale proporzionale con liste bloccate per il ripristino dei collegi uninominali".Il secondo quesito chiede l'abrogazione parziale della legge elettorale proporzionale con liste bloccate per il ripristino dei collegi uninominali".