Renato Schifani: “Elezioni anticipate? Dipende dagli scenari”

Pubblicato il 23 Aprile 2010 - 14:57 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del Senato, Renato Schifani

Elezioni anticipate? Dipende dagli scenari. Questa l’analisi che, all’indomani dello scontro al vertice del Pdl, fa il presidente del Senato, Renato Schifani.

“Le elezioni anticipate? – dice a margine della sua visita a Torino per l’Ostensione della Sindone – Non sta a me dirlo, questi sono gli scenari che la politica offrirà al paese nei prossimi giorni. Sono dichiarazioni di un leader politico – si è limitato a dire al riguardo – sul quale il presidente del Senato non può fare commenti”.

Documento della Direzione del Pdl. “Ho letto il documento della direzione del Pdl – continua la seconda carica dello Stato –  e credo che garantisca il dissenso. Un’altra cosa però è affrontare il tema su come il dissenso possa trasformarsi. Se si trasforma in voti contrari in Parlamento allora vi sarà naturalmente un tipo di problema. Ma se il dissenso resta all’interno degli organi collegiali, ma poi prevale la linea maggiormente condivisa su cui si allineano tutti i componenti del partito, allora credo che non dovrebbero esserci traumi nella maggioranza e nell’attività del governo”.

“Comunque – conclude Schifani – staremo a vedere…”.

Federalismo. “Il federalismo sia solidale e guardi con attenzione a chi sta peggio – esorta Schifani – Dobbiamo batterci perché il futuro federalismo, se approvato in questa legislatura, sia un federalismo che non crei un paese a due velocità e fasce di serie A e di serie B. E’ dovere delle istituzioni e di ogni politico essere vicino a chi soffre e ha bisogno, anche solo con una parola, o con un gesto simbolico. In questo ci sta tutta la battaglia del federalismo”.

“L’Italia è un paese unito – ricorda Schifani – e deve rimanere tale. Per questo motivo vanno guardate con attenzione tutte quelle forme di politica che tendono a dividere in due il paese. Sono convinto che questo non avverrà perché, attraverso un federalismo solidale, potremo garantire la coesione sociale alla quale tendono tutti i cittadini e tutte le istituzioni”.