Rosarno e la tolleranza zero di Maroni: reazioni del mondo politico

Pubblicato il 8 Gennaio 2010 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

Arrivano le prime reazioni a caldo sulla vicenda di Rosarno e sulle parole di Maroni: “Con gli immigrati serve tolleranza zero”.

“Le violenze di Rosarno sono da condannare, ma leggi in fatto di immigrazione di Pdl e Lega rischiano solo di essere come benzina gettata sul fuoco”. Lo afferma in una nota riportata dall’Ansa il senatore del Pd, Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei. “Chi pensava che col nuovo anno i problemi si sarebbero risolti – prosegue l’esponente del Pd – si è sbagliato di grosso. Spesso gli stranieri, che arrivano in Italia per lavori stagionali, sono costretti a vivere peggio di quanto avveniva per i nostri immigrati ai primi del 900. Come si poteva pensare – si chiede Di Giovan Paolo – che con il pacchetto sicurezza tutto fosse risolto? Pdl e Lega continuano a sottovalutare la situazione, anche per quanto riguarda il lavoro irregolare campi”. Ricordando di aver presentato un’interpellanza sul Cie di Ponte Galeria a Roma (firmata da 40 parlamentari) e “che riguarda le condizioni di vita in tutti Cie”, oltre ad una mozione (“con 70 consensi bipartisan”), sulla vivibilità delle carceri, il senatore conclude augurandosi “che entrambi i temi siano affrontati nei prossimi giorni”.

“Le parole di Maroni sono molto gravi. Il ministro dell’Interno afferma che la rivolta di Rosarno è stata determinata solo dall’eccesso di tolleranza verso l’immigrazione clandestina. Noi non vogliamo negare che esista un problema legato all’immigrazione clandestina, il punto, semmai, è che questo governo non fa nulla di serio per contrastarlo”. Lo afferma il capogruppo dell’Idv alla Camera Massimo Donadi. “Ma questo problema – ribadisce – è l’equivalente di una pagliuzza rispetto alla trave che Maroni ha nell’occhio ma non vede: i clandestini sono carne da lavoro nelle mani delle mafie che li sfruttano ai limiti del disumano per la prostituzione, per lo spaccio della droga e nel Sud come semischiavi di un nuovo caporalato. E’ ora – conclude – che il governo la smetta di fare solo demagogia elettorale e che cominci a concentrarsi sulla trave della ‘Ndrangheta e non sulla pagliuzza che e’ rappresentata dall’immigrazione clandestina che in questo caso é solo una conseguenza”.

“L’immigrazione o è legale ed integrata, o non è tale” e “gli episodi di Rosarno ci dimostrano che la politica demagogica e stordita delle porte aperte senza limiti né regole, crea il far west”. Lo afferma in una nota Anna Maria Bernini, portavoce nazionale vicario del Pdl, puntando il dito contro il fenomeno dello sfruttamento: “La nuova schiavitú di ‘materiale umano’ costretto a vivere sotto la soglia di ogni possibile, umana sopportazione”. “Questo – osserva Bernini – genera violenza, rottura della pace sociale e guerre di povertà tra chi parla una lingua diversa ma è afflitto dagli stessi problemi. La ricetta per una buona immigrazione – conclude l’esponente Pdl – deve essere, nell’interesse di chi accoglie come di chi è accolto, europea, legale, trasparente e sostenibile”.