Ruby, l’Anm: “Fuori dalla realtà dire che in Italia i processi non danno garanzie”

Pubblicato il 21 Gennaio 2011 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

Luca Palamara

”Dire che nel nostro processo non sono riconosciute garanzie delle difese è fuori dalla realtà”: lo ha detto il presidente dell’Anm Luca Palamara nel corso di un’intervista a Repubblica Tv sulle polemiche legate all’inchiesta che ha coinvolto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Palamara ha anche definito ”molto importante” il richiamano del capo dello Stato al giusto processo: ”Sono parole in cui ci riconosciamo e che ribadiscono la centralità del processo, luogo nel quale accusa e difesa si devono confrontare davanti a giudice terzo e in cui possono essere avanzate rimostranze. In queste ore questi principi vanno ribaditi – ha sottolineato il leader del sindacato delle toghe – perché sono stati messi pesantemente in discussione”.

”Punizione dei magistrati? sono parole molto gravi e inaccettabili”, ha ribadito Palamara a proposito delle affermazioni fatte da Silvio Berlusconi nel videomessaggio sull’inchiesta che lo ha coinvolto. Il presidente dell’Anm si è detto comunque ”sicuro che la magistratura italiana non si farà intimidire e saprà svolgere imparzialmente il compito che le è affidato”. E ha poi riaffermato che ”la magistratura non è in conflitto con nessuno, non fa altro che applicare la legge”, in osservanza del principio dell’ obbligatorietà dell’azione penale (”non possiamo far finta di non vedere, a meno che non venga scritto che quando c’è il potere politico non si devono fare indagini”) e della presunzione di non colpevolezza.

Il presidente dell’Anm ha poi smentito che ci sia un abuso delle intercettazioni da parte della magistratura. ”Solo l’0,22 % della popolazione – ha spiegato – è intercettata” .