Ruby, donne marocchine in rivolta a Treviso: “Ci offende”

Pubblicato il 27 Gennaio 2011 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

TREVISO – Donne marocchine di Treviso sul piede di guerra contro Ruby “Rubacuori”, la giovane al centro dell’inchiesta che vede indagato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile.

A dar voce alla protesta è Naisrine Moulzim, una ragazza di 28 anni dipendente di un’azienda della moda, che si è  posta alla testa di un gruppo di una quindicina di connazionali di tutte le età accomunate dalla crescente intolleranza per la visibilita’ negativa assunta dalla escort legata, sulle cronache dei media, alle feste di Silvio Berlusconi.

”Intendiamoci, sul premier italiano non abbiamo alcun giudizio da esprimere, è  una persona adulta e faccia quello che crede. Però – precisa Moulzim – ci sentiamo sempre più offese dall’atteggiamento ostentato di Ruby ed al discredito che arreca ai danni dell’intera comunità  marocchina femminile”.

Un disagio che sarà  presto trasformato, aggiunge la giovane immigrata, in una manifestazione pubblica. ”Cosa fare lo decideremo in una riunione. Senz’altro promuoveremo una raccolta di firme fra le donne marocchine e poi vedremo come esternare alla città  e all’intero Paese la nostra insofferenza. Abitiamo qui tutte da più  di 20 anni – conclude – e vogliamo vivere in santa pace, senza più il fastidio dell’equazione donna marocchina uguale Ruby”.

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