Schifani: “Tutela dei deboli è una misura di civiltà, non solo il Pil”

Pubblicato il 28 Febbraio 2012 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – "Il tasso di civilta' e di sviluppo di un Paese non si misura solo con il PIL o con il livello di competitivita', ma anche e soprattutto con la capacita' di tutela dei piu' deboli perche', come afferma il direttore generale dell'Unicef, Lake, 'ogni bambino escluso rappresenta un'opportunità perduta''', ha detto Renato Schifani.

In un messaggio inviato in occasione della presentazione, oggi in Senato, del rapporto annuale dell'Unicef ''Figli delle citta''', Schifani ricorda che ''soprattutto in un contesto come quello cittadino, apparentemente piu' progredito e pieno di opportunita', occorre operare a favore dei piu' piccoli, spesso piu' indifesi e dimenticati.

La crescita indiscriminata delle metropoli- aggiunge – ha fatto in modo che si sviluppassero nelle zone piu' povere ed emarginate gli 'slums', delle vere e proprie 'bidonville' nelle quali mancano i servizi essenziali e l'assistenza sanitaria''.

Secondo Schifani ''il primo passo per un'azione concreta consiste nel comprendere la portata e la natura della poverta' e dell'esclusione nelle aree urbane per costruire citta' a misura di bambino, nelle quali politiche nazionali e politiche di decentralizzazione collaborino per attuare adeguate azioni in favore dei piu' piccoli, come l'iniziativa e'Citta' amiche dei bambini' – conclude – sembra fattivamente realizzare''.