Carla la prima moglie. Il ritorno al passato di Berlusconi
Quando il futuro sembra incerto e fa più paura ci si guarda sempre indietro. Sfogliando le pagine di Oggi non si può non pensare a un ritorno al passato per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ripercorre i suoi anni d’oro, quelli del salvataggio del Giornale (“di cui non mi sono mai pentito”), dell’amicizia con Craxi (“il trattamento che subì è una macchia per l’Italia”) e della prima moglie Carla (“una grande mamma e una gran signora”). Una riabilitazione del premier (allora solo) imprenditore e padre di famiglia, ma anche un’operazione di ritocco d’immagine che, recentemente, sta sbiadendo.
Berlusconi in posa da fusto, Berlusconi mentre imita Humprey Bogart, Berlusconi piccolo che fa finta di parlare al telefono. A spiccare sulle pagine del settimanale sono però le foto “confidential” di Silvio papà e marito. Molti, moltissimi, scatti dedicati al premier con la prima moglie Carla Dall’Oglio e con i due figli nella villa San Martino di Arcore. Erano i primi anni Ottanta.
“E’ una delle stagioni più belle della vita, quella nella quale i bambini diventano adolescenti e poi giovani adulti” commenta il Cavaliere visionando le immagini. I profili di Marina “la volitiva” e Pier Silvio “il tenero” accompagnano la figura decisa della prima moglie Carla. “Si è comportata sempre con ammirevole riservatezza. La stimo molto, ed è stata per i miei figli la madre migliore possibile”.
Il matrimonio tra Berlusconi e la Dall’Oglio è durato vent’anni. Sposati nel 1965, divorziarono nel 1985. “Le nostre strade si sono divisi da molti anni, ma non c’è stato, da allora, un solo momento nel quale non si sia comportata con una discrezione esemplare, restando sempre vicina ai nostri figli con grande dedizione e generosità”.
“Anche Veronica è stata riservata”, azzarda l’intervistatore, Umberto Brindani. Ma il premier non vuole parlare della separazione con la Lario e taglia corto: “Alcuni passaggi della vicenda mi hanno anche ferito, ma non voglio più ritornarci sopra”.
