Sondaggio Ipsos: governo Letta non piace più. Idea Renzi-Berlusconi nemmeno

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2014 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA
Sondaggio Ipsos: governo Letta non piace più. Idea Renzi-Berlusconi nemmeno

Enrico Letta con alcuni dei suoi ministri (foto Ansa)

ROMA – Il governo Letta piace sempre meno agli italiani. Secondo Nando Pagnoncelli (a capo della casa di sondaggi Ipsos) il gradimento del governo è sceso al 45%, dopo il picco del 60% a inizio mandato. Ora piace soprattutto a elettori di Pd e Nuovo Centrodestra, a pensionati e a persone col titolo di studio basso. I più critici vengono da Forza Italia, Movimento 5 Stelle, lavoratori e casalinghe. I risultati del sondaggio sono stati spiegati da Pagnoncelli sul Corriere della Sera. Bocciato anche un eventuale nuovo governo di larghe intese Renzi-Berlusconi

Secondo Pagnoncelli un ruolo fondamentale nella percezione che del governo hanno gli elettori ce l’ha avuta la fuoriuscita di Forza Italia dall’esecutivo. Altro tema caldo quello delle riforme, giudicate insufficienti da molti degli intervistati.

Ecco chi è favorevole al governo:

Particolarmente favorevoli ad una prosecuzione del governo Letta, oltre agli elettori Pd (69%) e agli elettori centristi e del Nuovo centrodestra (79%), anche i pensionati (68%) e commercianti e artigiani (69%). Questi ultimi pragmaticamente auspicano che il governo faccia tutte le riforme necessarie prima di andare al voto (65%).

I critici:

Al contrario propendono per un rapido ritorno al voto gli operai (55%), i disoccupati (49%) e le persone intenzionate a votare il M5S (70%).

Il sondaggio si è occupato anche di possibili scenari a breve termine:

Riguardo alla possibilità di un governo di scopo guidato da Matteo Renzi e sostenuto da Pd e Forza Italia prevalgono gli oppositori (il 39% paventa contrasti continui tra i due partiti) e gli scettici (il 33% ritiene che non cambierebbe molto rispetto ad oggi), mentre i sostenitori di questa ipotesi (24%) rappresentano una minoranza tra tutti gli elettorati con l’eccezione di quelli di Forza Italia che intravedono in tal modo la possibilità di andare al governo, far valere il proprio peso ed approvare più speditamente le riforme istituzionali.