Spending review: risparmi per 4,2 miliardi entro giugno

Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 13:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il commissario alla spending review Enrico Bondi annuncia che entro giugno si riuscirà a risparmiare 4,2 miliardi di euro su una spesa delle pubbliche amministrazioni stimata in 100miliardi. In una nota infatti la presidenza del Consiglio afferma: ”Entro il mese di giugno saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate pari ad almeno 4,2 miliardi di euro su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100 miliardi”.

Dal prossimo mese, dunque, dovrebbero arrivare i primi effetti della spending review. Proprio Bondi ha illustrato il lavoro condotto sino ad oggi e ha presentato, come previsto dal Decreto legge pubblicato l’8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, il “Cronoprogramma” per la razionalizzazione della spesa dell’acquisto di beni e servizi.

”Oggi, lunedì 28 maggio – è scritto sul sito di Palazzo Chigi – si è riunito il Comitato interministeriale per la revisione della spesa presieduto dal presidente del Consiglio Mario Monti e composto dal Ministro per il programma di governo Piero Giarda, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Filippo Patroni Griffi, dal viceministro dell’economia e delle finanze Vittorio Grilli e dal sottosegretario di Stato alla Presidenza Antonio Catricalà”.

”Tra i compiti affidati al Commissario Bondi – ricorda la nota – ci sono quello di coordinare l’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle Pa, incluse tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organi, uffici, agenzie o soggetti pubblici, gli enti locali e le regioni, e quello di assicurare una riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi, per voci di costo, delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario potrà segnalare al Consiglio dei Ministri le norme di legge o regolamento che determinano spese o voci di costo e che possono essere razionalizzate. Potrà inoltre proporre al Consiglio la sospensione o la revoca di singole procedure relative all’acquisto di beni e servizi e l’introduzione di nuovi obblighi informativi a carico delle Amministrazioni Pubbliche”.

Tre le aree di interventi individuate dal Commissario: 1)Ottimizzazione dei prezzi/costi unitari; 2)Ottimizzazione delle quantita’/consumi unitari; 3)Integrazione e razionalizzazione degli strumenti gia’ esistenti per raggiungere gli scopi sopra indicati.    Bondi – prosegue la nota – ”ha intrapreso un’analisi degli attuali strumenti di controllo dei prezzi negli acquisti di beni e servizi da parte della Amministrazioni Pubbliche.

I primi risultati di tale analisi suggeriscono la possibilità di una serie di azioni per realizzare un sistema di acquisto realmente integrato e performante, in grado di ottimizzare il prezzo unitario di acquisto. Il Commissario ha quindi iniziato a delineare una metodologia volta ad individuare i fabbisogni ottimali di beni e servizi per le Pubbliche Amministrazioni e a determinare un benchmark interno per le varie amministrazioni, il quale potra’ costituire una base per la programmazione degli acquisti ai fini di ottimizzarne la quantità.

Dal lavoro sin qui svolto emerge che, grazie alla creazione di un sistema ”a rete” per gli acquisti e all’individuazione di indicatori per le quantità, già nella seconda parte del 2012 possa essere conseguito un risparmio rispetto agli attuali volumi di spesa”.

Il Commissario – spiega il comunicato – si è anche avvalso delle segnalazioni ottenute dalla consultazione pubblica sulla revisione della spesa che si chiude domani, martedi’ 29 maggio. Più di 130.000 cittadini e associazioni hanno scritto al Governo segnalando inefficienze e sprechi e proponendo soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. Alcune di queste hanno motivato un’indagine specifica, in particolare nel caso denunce ricorrenti apparivano provenienti da territori diversi”.

Al termine della riunione è stato deciso di riconvocare il Comitato interministeriale per il 12 giugno prossimo, quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli Ministeri, in applicazione della Direttiva del Presidente del Consiglio adottata il 3 maggio scorso. Su tale base, ciascun Ministro deve proporre un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmio per gli esercizi futuri entro il 31 maggio 2012.

Entro il mese di giugno – conclude la nota – saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate (decisione del Consiglio dei Ministri del 30 aprile scorso), pari ad almeno 4,2 miliardi di euro, su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100 miliardi.

Intanto sono oltre 130 mila le segnalazioni arrivate da cittadini e associazioni al governo per segnalare ”inefficienze e sprechi” e proporre soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. Lo afferma il governo in una nota pubblicata sul proprio sito. La consultazione si chiuderà domani e alcune segnalazioni hanno motivato – spiega il governo – ”un’indagine specifica, in particolare nel caso in cui denunce ricorrenti apparivano provenienti da territori diversi”.