Terni, casse in rosso: il sindaco rinuncia allo stipendio

Pubblicato il 10 Aprile 2012 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA

TERNI, 10 APR – Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo svolgera' il suo mandato da qui al termine previsto nel 2014 senza percepire alcuna indennita'. La rinuncia, spiega lui stesso, e' legata alla volonta' di dare ''un contributo alla finanze del Comune e dar luogo a un gesto politico''.

Palazzo Spada versera' quindi solo la quota che Di Girolamo ha delegato al suo partito, il Pd, (700 euro mensili) rispetto a un'indennita' prevista di 5 mila e 400 euro. ''Dinanzi a una situazione eccezionale – spiega Di Girolamo – ho ritenuto di dovere assumere una scelta eccezionale. La mia volonta' nel servire la mia comunita' e' chiara: mi sono dimesso da senatore appena eletto sindaco. Ora ho maturato la disponibilita' del vitalizio parlamentare. Le leggi, come e' noto, prevedono sia l'erogazione del vitalizio che l'indennita' da sindaco. Ma ho deciso di rinunciare alla indennita'. Continuero' ad impegnarmi per fare gli interessi della mia citta' dedicando tutto il mio impegno a tempo pieno, come ho fatto fin qui. Rinunciando per la restante parte del mandato amministrativo alla indennita' di legge, contribuisco cosi' alle finanze del nostro Comune''.

Nel deliberare questa scelta Di Girolamo ha confermato la delega, firmata all'inizio del mandato, per destinare una quota parte al partito, secondo le percentuali previste dallo statuto del Pd.

''Il mio non e' un 'segnale' a nessuno – spiega ancora il sindaco -, ma solo un modesto, concreto, gesto politico dinanzi alla crisi politica ed economica, perche' la politica, attraverso le istituzioni ed i partiti possa dare risposta ai problemi aperti''.