Riforma Università, Gelmini: “Non è più un mio problema”. Giornata di protesta davanti Montecitorio

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

Mariastella Gelmini

Mariastella Gelmini è costernata e avvilita perché la sua riforma dell’Università rischia di essere rimandata all’infinito, per mancanza di fondi. Per il suo piano servono due miliardi e 263 milioni di euro in sei anni. Il problema è che quei fondi per il ministero dell’Economia non ci sono, né ci saranno. E allora, secondo i ben informati, la ministra avrebbe deposto le armi e con i suoi è sbottata: “A questo punto non è un problema mio, ma di Tremonti. Si assuma la responsabilità di dire che i soldi per la riforma non ci sono”.

Intanto questa mattina le associazioni di studenti universitari e ricercatori si sono ritrovate davanti Montecitorio per manifestare contro il ddl di riforma dell’università. I manifestanti sono alcune centinaia, ma, afferma il coordinatore nazionale dell’Udu, Giorgio Paterna, ”sono in arrivo pullman da Sicilia, Lombardia, Piemonte e toscana. In tutto sono attesi un migliaio di manifestanti”.

”Siamo contenti – aggiunge Paterna – che la discussione in Aula del ddl Gelmini sia stata rinviata, ma non ci basta. A questo punto la Gelmini deve dimettersi, non e’ credibile come ministro: insulta insegnanti e l’universita’, presenta ddl senza risorse e taglia senza investire in un settore strategico. E’ ostaggio di Tremonti? Allora il ministero è commissariato e quindi si deve dimettere. Non c’è motivo per cui rimanga, crediamo che questa posizione sia condivisa da buona parte del Parlamento. I manifestanti, tra cui anche sigle sindacali come la Flc-Cgil, indossano dei caschetti gialli ”per ripararsi dalle macerie delle universita’ e per ricostruirla”.

”Universita’ pubblica, Gelmini la tua assassina, Tremonti il suo mandante”, ”noi siamo un buon investimento”, ”contro la distruzione dell’universita’ pubblica”, ”ricostruiamoci l’universita”’: sono alcune delle scritte che campeggiano sui cartelli e gli striscioni sorretti dai manifestanti di piazza Montecitorio.

Presenti in piazza studenti arrivati da tutta Italia, da Pavia a Palermo. ”Il sapere e’ un diritto pubblico” gridano mentre accolgono con applausi i colleghi che via via arrivano dalle stradine laterali che portano alla piazza.

Quando attraversa Fini: “Vergogna”. ”Vergogna, vergogna”: hanno reagito cosi’ i manifestanti che da stamani occupano Montecitorio quando il presidente della Camera Gianfranco Fini ha attraversato la piazza. Un coro di ‘buu, buu’ ha accompagnato il breve tragitto percorso da Fini.(