Veltroni: “Tutto il Pd sostiene Monti”

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Stiamo vivendo una situazione straordinaria: l'euro e' a rischio e sull'Italia aleggia lo spettro della recessione'' e ''a una situazione straordinaria corrisponde una soluzione straordinaria. A cominciare da un convinto sostegno'' di tutto il Pd ''alle scelte che Monti fara' per fronteggiare la situazione''. Lo assicura al Quotidiano nazionale Walter Veltroni per il quale il ''motivo'' per cui ora c'e' un governo tecnico invece che un'alternanza politica ''e' che da 17 anni la politica e' paralizzata dalla logica amico-nemico'' mentre ''molto dipende dalla legge elettorale che costringe ad alleanze incongrue e percio' incapaci di assicurare stabilita' e riformismo: da Lupi a Borghezio, da Caruso a Mastella''.

''Quando parlavo di vocazione maggioritaria – aggiunge Veltroni – era questo che intendevo: la capacita' per il Pd d'essere baricentro di un'alleanza tra simili''. Per cui, osserva, siamo ancora al Lingotto perche' ''il Pd deve fare scelte coraggiose''.

Sullo scontro tra Fassina e Ichino, Veltroni osserva: ''A breve ci dovremo confrontare con le misure varate dal governo Monti. Ora non e' tempo di ideologie e corporativismi, siamo a un passo dal baratro. Rappresentare posizioni estreme e conservatrici sarebbe un suicidio politico e accrescerebbe le iniquita' sociali''. Sull'anticipo del congresso Pd al 2012, l'esponente dei Democratici aggiunge: ''Lo ha detto Bersani: non so di cosa si stia parlando.

In questo momento la preoccupazione di persone responsabili non e' rivolta a un partito ma a come salvare il Paese ed evitare il tracollo di impresa e lavoro. Lo dico da tempo. Non vorrei che, come per i temi del Lingotto, tra qualche mese si dica che l'allarme era giusto''.

Sull'alleanza con Vendola, Veltroni afferma: ''Gli schieramenti che si presenteranno alle elezioni verranno decisi tra un anno e mezzo sulla base delle scelte che tutti noi faremo rispetto alle misure da prendere per uscire dalla crisi. C'e' solo un punto fermo da preservare: il bipolarismo e il principio dell'alternanza''.