Viespoli (Fli): “Siamo nati prima, moriremo dopo. Ma basta con l’antiberlusconismo”

Pubblicato il 3 Gennaio 2011 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA

Pasquale Viespoli

”La linea della contrapposizione, fino alla rottura, non è passata sul piano parlamentare ma soprattutto non e’ passata sul piano dell’opinione pubblica. Siamo sembrati antiberlusconiani, cosa che non siamo”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Pasquale Viespoli, capogruppo di Futuro e Libertà al Senato.

”A un certo punto siamo apparsi ringhiosamente antiberlusconiani, laicisti con ammiccamenti ribaltonisti” e, pur senza ”fare personalismi” – aggiunge rispondendo a una domanda sui toni di una parte di Fli con a capo Italo Bocchino – ”è vero che una certa linea aggressiva, non dialettica ma antagonista, non ha determinato un esito positivo della vicenda politica”.

Viespoli chiarisce che la linea di Fli è ”preberlusconiana”: ”Siamo nati prima e vorremmo morire dopo”. ”Vogliamo avviare – prosegue – un processo che porti oltre Berlusconi. Per questo dobbiamo rafforzare il nostro profilo di forza responsabile e istituzionale”. Pur non avendo ”paura” del voto, spiega, Berlusconi ha il ”dovere di governare” e Fli deve atteggiarsi ”come forza responsabile e tenere in piedi la sfida del governo”.

Guardando alla ripresa dei lavori, Viespoli preferisce non parlare di Terzo polo: ”Suona male anche perché mancano gli altri due”,  e sottolinea che la Costituente di Futuro e libertà a Milano ”sarà un luogo di ricerca di luoghi condivisi, non il congresso di un vecchio partito”. ”Nascerà – conclude – certamente un soggetto politico, una forza aperta e lontana dalle vecchie forme organizzate. Poi il prosieguo si vedrà”.