“Al vertice di Teheran non c’era Putin ma un sosia”: la tesi del capo dell’intelligence ucraina

Due anni fa, Putin aveva ammesso che i funzionari avevano preso in considerazione l'utilizzo di sosia ma che l'idea era stata da lui scartata.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 31 Luglio 2022 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA
"Al vertice di Teheran non c'era Putin ma un sosia": la tesi del capo dell'intelligence ucraina

“Al vertice di Teheran non c’era Putin ma un sosia”: la tesi del capo dell’intelligence ucraina FOTO ANSA

Al vertice di Teheran, Vladimir Putin sarebbe stato sostituito da un sosia: è quanto ha sostenuto il capo dell’intelligence militare ucraina, il maggiore generale Kyrylo Budanov. Mentre scendeva i gradini dell’aereo presidenziale, alcune fonti ucraine riportata dal Daily Mail, hanno notato che il leader russo si muoveva in modo insolitamente veloce ed era più vigile rispetto alle precedenti apparizioni pubbliche. Budanov ha ipotizzato che a volare a Teheran per incontrare i presidenti di Iran e Turchia, fosse un sosia di Putin.  “Farò solo un cenno. Guardate il momento dell’uscita dall’aereo. È Putin?”.

Putin e il sosia

Due anni fa, Putin aveva ammesso che i funzionari avevano preso in considerazione l’utilizzo di sosia ma che l’idea era stata da lui scartata. L’ipotesi dei sosia era già stata proposta negli anni 2000, quando la Russia è stata colpita da attacchi terroristici.  Il sosia avrebbe dovuto prendere il suo posto in eventi in cui il capo dello stato poteva essere a rischio. “E’ stato il periodo più difficile della nostra guerra contro il terrorismo”, ha detto Putin. I sosia furono utilizzati dagli ex leader del Cremlino, ad esempio Josef Stalin e Leonid Breznev.

La salute di Putin

Rimane il fatto che da tempo circolano delle voci sulla salute di Putin, nonostante la smentita del direttore della CIA William Burns secondo cui non ci sono prove di problemi medici.  Il politologo russo Valery Solovey, che ha contestato l’affermazione e da tempo sostiene che il leader russo sia malato, ha dichiarato: “Gli americani, in particolare la CIA, hanno informazioni sul reale stato di salute del presidente russo. Sanno sicuramente che ha gravi disturbi, compresi quelli mentali”. Secondo Solovey, ex professore al prestigioso Istituto per le relazioni internazionali di Mosca, Burns avrebbe detto quella frase perché gli USA stanno lavorando dietro le quinte per negoziare con la Russia la risoluzione del conflitto.