Allarme dell’intelligence prima di Natale: “Verremo colpiti”

Pubblicato il 3 Gennaio 2010 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Obama ha ricevuto un’informativa di alto livello solo tre giorni prima di Natale sul rischio di minacce terroristiche contro gli Stati Uniti proprio durante le festività, secondo quanto riferisce “Newsweek”. Il tutto contenuto in una relazione scritta, prodotta dall’intelligence degli Stati Uniti.

Il funzionario che ha rivelato la notizia ha chiesto l’anonimato e afferma che non c’è nulla in questo documento che parli dello Yemen, i cui affiliati di Al Qaeda sono ritenuti i mandanti del tentativo di Natale di Omar Faruk Abdulmutallab di far esplodere un aereo di linea con una bomba nascosta nelle mutande. Lo stesso ufficiale non ha voluto rivelare nessun’altra informazione sul contenuto della relazione, compreso il tipo di avvertimenti specifici di cui il presidente è stato informato direttamente.

Secondo il funzionario, un briefing sull’argomento avrebbe avuto luogo alla Casa Bianca il 22 dicembre. Erano presenti i rappresentanti delle agenzie coinvolte nella politica antiterrorismo, il procuratore generale Eric Holder, il segretario alla Sicurezza interna Janet Napolitano e il direttore dell’Fbi Robert Mueller. La Cia era rappresentata dal vicedirettore Steven Kappes. Era presente anche Michael Leiter, direttore del centro antiterrorismo, creato dopo l’11 settembre per coordinare tutte le informazioni raccolte dalle agenzie su eventuali complotti terroristici.

L’alto funzionario ha detto che, a partire dai primi di dicembre, sulla base delle relazioni provenienti dalle agenzie di intelligence, i politici avevano iniziato il monitoraggio di un flusso di informazioni che avrebbe riguardato la preparazione in Pakistan di un possibile attacco contro gli Usa. Tuttavia, lo stesso funzionario ha detto che questa segnalazione in seguito si rivelò essere “confusa”: di qui la decisione di trascurare la minaccia.