Su Google Maps c’è la “Palestina”: Israele s’infuria

Pubblicato il 3 Maggio 2013 - 16:57| Aggiornato il 8 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

RAMALLAH – La Palestina è uno Stato vero e proprio. Almeno per Google Maps. Il motor di ricerca ha cambiato l’intestazione della homepage all’indirizzo www.google.ps sdoganando il nome geografico di “Palestina” al posto della dicitura “Territori Palestinesi”. Una decisione presa dopo che al’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto ai Territori lo status di Stato non membro.

Ovviamente la decisione ha scatenato le critiche di Israele. Per il portavoce del ministero degli Esteri, Yigal Palmor, si tratta di una decisione “sorprendente”. “L’iniziativa di Google suggerisce interrogativi sulle ragioni dietro questa scelta” che arriva da una ”un’azienda privata” e che irrompe sul terreno della ”politica internazionale in maniera controversa”. ”Google comunque non è un’entità politica né diplomatica, quindi può chiamare qualsiasi cosa con qualsiasi nome senza che questo abbia alcun valore politico o diplomatico”.

Di fronte alle critiche d’Israele Google difende la scelta:  ”Stiamo cambiando il nome di ‘Territori Palestinesi’ in ‘Palestina’ sui nostri prodotti”, ha precisato uno dei portavoce del colosso di Mountain View, Nate Tyler. ”Quando diamo un nome ai Paesi ci consultiamo con un certo numero di fonti e di autorità internazionali. In questo caso, abbiamo seguito le indicazioni delle Nazioni Unite e dei suoi Paesi membri, dell’Icann (l’ente che assegna i nomi su internet), dell’Iso e di altre organizzazioni internazionali”, ha puntualizzato seccamente Tyler.