Napolitano in visita da Obama: “Crisi seria ma l’euro non rischia”. E spera in un’Europa sempre più unita

Pubblicato il 26 Maggio 2010 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA

E’ durato quarantacinque minuti l’incontro “molto cordiale, in piena continuità con quello dello scorso luglio al Quirinale” tra Barack Obama e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In visita alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti, il capo dello Stato ha riferito che il meeting ha consentito uno scambio di opinioni approfondito e a tutto campo sui temi caldi, soprattutto sulla crisi dell’Euro e sulle preoccupazioni americane che il malessere possa varcare l’Atlantico.

Obama, ha detto Napolitano, ha confermato che gli Stati Uniti confidano in una Europa sempre più unita e assertiva, e che il legame transatlantico resta fondamentale nella loro agenda. Che è sbagliata l’impressione di chi pensa che lo spostamento del baricentro verso il Pacifico e la “necessità” di valorizzare i rapporti con potenze emergenti come Cina, India, Russia e Brasile nulla toglie all’importanza strategica del legame espresso dal Patto Atlantico. “Non possiamo essere gelosi di relazioni diplomatiche necessitate”, ha commentato il Capo dello Stato.

“L’Europa sta vivendo una crisi seria ma l’euro non è a rischio e tantomeno lo è la costruzione europea a patto che ci sia un balzo in avanti sull’integrazione”, ha detto il presidente della Repubblica. Principale tema in agenda dell’incontro tra Obama e Napolitano era proprio quello dell’economia e delle fibrillazioni dei mercati. Il presidente della Repubblica ha assicurato che l’Italia sta facendo la sua parte affinché l’Europa affronti “la crisi seria che ha investito l’eurozona a causa della crisi di solvibilità del debito pubblico greco” con manovre di contenimento e di rientro del debito pubblico, e trasformando la crisi in una opportunità. Quello che è fuori discussione è che ora “serve più disciplina fiscale, un più efficace coordinamento delle politiche economiche e fiscali – ha aggiunto Napolitano – più politiche comuni sull’energia e sull’ambiente e Obama si è detto d’accordo su tutti questi punti”.

Il presidente Obama ha poi espresso a Napolitano il suo “profondo apprezzamento” per il contributo dato dall’Italia in varie regioni del mondo alla promozione della pace e della stabilità, inclusi i significativi dislocamenti in Afghanistan, nel Libano e nei Balcani”, afferma una dichiarazione della Casa Bianca. Nell’incontro nello Studio Ovale i due leader hanno discusso “una gamma di questioni strategiche, comprese Iran, Afghanistan, i Balcani, gli sforzi di pace in Medio Oriente, la lotta al terrorismo e la ripresa globale della economia”. Il presidente Obama “ha espresso il suo sostegno per una Europa forte e integrata capace di far avanzare i nostri interessi comuni nel mondo”. Napolitano ha espresso al presidente Usa anche i sentimenti di amicizia e di ammirazione di Berlusconi, che Barack ha ricambiato, e lo ha invitato a partecipare in Italia a una manifestazione per il 150/mo dell’Unità d’Italia.