Obama, messaggio al Medio Oriente. ”L’America è dalla parte di libertà e democrazia”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Usa Barack Obama

WASHINGTON, STATI UNITI – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non ha dubbi: alla luce di quanto avvenuto in Tunisia e in Egitto, in tutto il Medio Oriente la ”sete” di liberta’ avanza in modo contagioso. Il Medio oriente sappia che l’America, come successo in Egitto, e’ dalla parte dei manifestanti. Questo il messaggio che  Obama ha voluto mandare a tutta la regione mediorientale, dall’Iran al Barhain, dallo Yemen all’Algeria.

In una conferenza stampa convocata a sorpresa alla Casa Bianca per rispondere alle prime polemiche riguardanti la nuova finanziaria,  Obama – riferisce l’Associated Press – ha risposto anche a domande riguardanti il Medio Oriente. E al riguardo e’ stato chiaro: ”anche se resta ancora molto lavoro da fare affinche’ l’Egitto si doti di istituzioni democratiche, quanto avvenuto al Cairo puo’ trasformarsi in un modello per tutta la regione”.

Ha quindi espresso l’auspicio che “la libertà di associazione e di opinione” sia rispettata in tutto il Medio Oriente. Gli Usa – ha detto – continueranno a seguire da vicino l’evolversi della situazione Paese per Paese, e non interferiranno sulle singole realta’. Ma sia chiaro che, per definizione, l’America e’ ”dalla parte della liberta’ e della democrazia”, dunque se quella e’ la domanda che sale dalle piazze mediorientali, prime fra tutte quelle di Teheran, allora i manifestanti sappiano che l’America e’ dalla loro parte.

”Ogni Paese ha la sua identita”- ha proseguito il presidente – e non spetta agli Stati Uniti ”dettare” i tempi e i modi. Ma quella che sale dalle piazze di Teheran e’ ”sete di liberta”’ ha detto Obama, alla quale non e’ con la violenza che i governi possono dare risposte. ”A domande pacifiche e’ opportuno rispondere in modo pacifico”.

Quanto sta succedendo a Teheran dimostra esattamente il contrario, ed e’ quantomeno ”singolare” l’atteggiamento delle autorita’ iraniane. Perche’ da un lato il governo iraniano ha ”celebrato” le proteste in Egitto, dall’altro pero’ ”si rifiuta di consentire analoghe proteste nelle sue strade”. La risposta di Teheran alle proteste e’ stata quella di ”sparare alla gente, di arrestarla, di picchiarla” ha detto Obama.

Gli Stati Uniti ”sperano” che gli iraniani ”abbiano il coraggio di continuare a protestare”. ”L’America – ha precisato il capo della Casa Bianca – non puo’ dettare cio’ che succede in Iran piu’ di quanto abbia potuto fare in Egitto”. Ma sull’onda di quanto avvenuto in Tunisia e al Cairo, in tutta la regione mediorientale ”i governi stanno cominciando a capire”.

”La mia speranza – ha aggiunto – e’ che vengano date risposte alla fame di cambiamento evitando il ricorso alla violenza”. Da questo punto di vista, davvero l’Egitto si propone come un modello. Affinche’ nell’intero Medio oriente si diffonda la consapevolezza che ”il vero cambiamento non passa attraverso il terrorismo, non passa attraverso l’uccisione di innocenti”.