Sanità Calabria, si continua a morire: sei decessi sotto inchiesta solo nel mese di agosto

Pubblicato il 28 Agosto 2009 - 00:01 OLTRE 6 MESI FA

La polemica sulla sanità in Calabria è sempre più accesa e negli ospedali della regione si continua a morire: sei decessi nel solo mese di agosto Nel solo mese di agosto sono già sei i decessi sotto inchiesta per malasanità.

L’ultimo in ordine di tempo è quello di un giovane di 26 anni di Tropea, morto ieri nell’ospedale di Lamezia Terme dopo due diagnosi sbagliate dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia che lo avevano visitato per forti dolori all’addome, gli avevano prescritto degli antidolorifici.

Prima era toccato a Felice Antonio Caligiuri, di 61 anni, deceduto la sera del 25 agosto nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro: all’uomo, portato in ospedale in ambulanza per forti dolori al torace ed ai reni e con una gamba immobilizzata, è stato assegnato un codice bianco (il meno urgente che può prevedere una lunga attesa) per due giorni di fila. Il primo giorni, sentendosi meglio, Caligiuri aveva lasciato l’ospedale rinunciando alla visita. Si è ripresentato il giorno dopo con gli stessi problemi, altro codice bianco, e morte sopraggiunta in serata.

«Come Regione – è stato il commento del presidente Agazio Loiero a questa serie di morti sospette – stiamo profondendo un grande impegno per determinare un cambio nella sanità calabrese, cambio che è già in atto. Uno sforzo che rischia, però, di essere vanificato dagli incidenti che si stanno verificando nell’ultimo periodo».