Usa, la gaffe di Sean Spicer: “Nemmeno Hitler usava gas come Assad”. Poi si scusa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2017 - 01:14 OLTRE 6 MESI FA
Usa, la gaffe di Sean Spicer: "Nemmeno Hitler usava gas come Assad". Poi si scusa

Usa, la gaffe di Sean Spicer: “Nemmeno Hitler usava gas come Assad”. Poi si scusa

NEW YORK – “Nemmeno una persona spregevole come Adolf Hitler ha usato le armi chimiche, al contrario di Bashar al-Assad“. A fare la clamorosa gaffe è Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca, che dopo aver lanciato l’incauto parallelo tra il capo dei nazisti, che ha ordinato lo sterminio col gas degli ebrei nei campi di concentramento, e il presidente della Siria, ha provato a fare marcia indietro. La toppa però è stata peggiore della gaffe e così alla fine a Spicer non è rimasto altro da fare che scusarsi: “Ho sbagliato, chiedo scusa“, ha detto alla Cnn.

Tutto inizia durante il consueto briefing alla Casa Bianca, quando il portavoce della Casa Bianca ha paragonato Hitler e al-Assad per commentare l’attacco con armi chimiche sui civili in Siria:

“Non abbiamo usato armi chimiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Neanche una persona spregevole come Hitler è arrivata al livello di usare le armi chimiche”.

Peccato che milioni di ebrei siano morti nelle camere a gas dei campi di sterminio nazisti. Grazie a un assist di una giornalista che ha chiesto chiarimenti, Spicer ha tentato di correggere il tiro. Ma la precisazione è stata forse ancora più controversa:

“Hitler non ha usato gas sulla sua gente nello stesso modo in cui lo fa Assad. Portava la gente nei centri dell’Olocausto”, espressione con la quale voleva riferirsi ai tristemente noti campi di sterminio.

La doppia figuraccia di Spicer ha scatenato la rabbia dei democratici (“La Casa Bianca si scusi”), dei social network e del Centro Anna Frank, che ha invocato il licenziamento in tronco del portavoce: in un messaggio pubblicato su Facebook, il direttore esecutivo del centro con sede a New York ha scritto che Spicer “manca dell’integrità” necessaria per la sua posizione.

Quella di Sean Spicer si inserisce nella già lunga serie di gaffe inanellate finora dalla Casa Bianca, anche se la sua pare senza dubbi la più pesante. Kellyanne Conway, una delle più strette collaboratrici di Donald Trump, era salita alle cronache per i “fatti alternativi” e per un fantomatico “massacro di Bowling Green” ad opera di terroristi islamici in una cittadina del Kentucky. Lo stesso Trump ha fatto la sua parte inventando un attacco terroristico in Svezia a febbraio, aprendo una mezza crisi diplomatica con Stoccolma.

Le performance di Sean Spicer davanti alle telecamere per i briefing sono fin dall’esordio oggetto di parodia anche televisiva, valendo al Saturday Night Live, forse il più popolare tra i programmi satirici, un’audience elevatissima. I suoi modi inizialmente bruschi e gli attacchi alla stampa in stile Trump hanno reso così Spicer popolare anche per i non addetti ai lavori, rendendo il suo volto familiare a milioni di americani. Poi, poche ore dopo, sono arrivate le scuse ufficiali in una intervista alla Cnn:

“Ho sbagliato, chiedo scusa, è stato un parallelo inappropriato. I miei commenti sull’Olocausto non riflettono la posizione dell’amministrazione. Tutti possiamo sbagliare”.