Usa. Obama ”spendaccione”? Il deficit Usa nasce coi tagli alle tasse e le guerre di Bush

Pubblicato il 27 Aprile 2011 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – La rivista on line salon.com replica alle accuse dei repubblicani secondo cui il presidente Barack Obama è uno ”spendaccione” e scrive che l’economista Paul Krugman le definisce ”bugie zombie” perchè ogni volta che vengono smentite ritornano.

L’attuale deficit di bilancio, afferma salon.com, è una conseguenza prevalentemente dei tagli fiscali di Bush, delle guerre in Afghanistan e in Iraq, di Medicare Part D e della crisi finanziaria.

La prima cosa da capire, scrive salon.com, è che prima che Obama entrasse alla Casa Bianca, prima che potesse spendere un centesimp come presidente, l’Ufficio Congressual per il Bilancio (CBO) predisse che il deficit del 2009  sarebbe stato di tremila miliardi di dollari. Secondo un’analisi del 2010 del Center on Budget and Policy Priorities, circa la metà di quel totale può essere attribuito ai tagli fiscali di Bush ed alle guerre in Afghanistan e Iraq. Altri 400 milioni sono stati il risultato diretto del ”cambiamento di prospettive economiche”, ovvero il collasso ”delle entrate fiscali e delle spese per l’assicurazione contro la disoccupazione”, i food stamps ed altri programmi assistenziali”.

Nell’estate del 2009, prosegue salon.com, il New York Times condusse un’analisi sul deficit di bilancio del 2009, che era stimato a 1,2 trilioni, mentre alla fine fu di 1,4 trilioni, in parte a causa dello stimolo di spesa e in parte perchè l’economia continuava a peggiorare. Il Nyt osservò che dal 2000, l’anno in cui Bill Clinton lasciò a George Bush un’eccedenza di 800 miliardi, c’era stata una svolta negativa di 2 trilioni nelle finanze governative.

Esaminando i numeri il Nyt scoprì che le recessioni del 2001 e del 2007-2009 erano responsabili del 37 per cento della svolta, di nuovo per la diminuzione delle entrate fiscali e per l’aumento delle spese per il welfare. Leggi firmate da George Bush furono responsabili di un altro 33 per cento, causa i tagli fiscali e Medicare D.

Il principale contributo di Obama al deficit, srive salon.com, è il suo ampliamento di svariate politiche di Bush, come la guerra in Iraq e tagli fiscali per famiglie con un reddito inferiore a 250 mila dollari l’anno. Queste politiche, assieme al salvataggio di Wall Street, firmato da Bush ed appoggiato da Obama, sono responsabili del 20 per cento della svolta negativa. ”Circa il 7 per cento proviene dallo stimolo varato da Obama a febbraio, e solo il 3 per cento dai programmi di Obama per l’assistenza sanitaria, l’istruzione, l’energia ed altri progetti”.

I veri responsabili del deficit, prosegue salon.com, continueranno ad essere i tagli fiscali di Bush e le guerre, se continueranno. Naturalmente Obama è parzialmente responsabile per il prosieguo dei tagli fiscali di Bush e per le sue guerre, ma altrettanto lo sono quasi tutti i legislatori repubblicani. I deficit di bilancio nell’amministrazione Obama sono indubbiamente grandi. Ma, conclude salon.com, i principali responsabili di quei deficit sono un complesso di decisioni prese da George Bush e dai gestori della peggiore crisi economica negli Stati Uniti da 80 anni.