Usa, sondaggio. Indignati, oltre un terzo degli americani li appoggia

Pubblicato il 24 Ottobre 2011 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – Oltre un terzo degli americani appoggiano gli indignati, che qui si chiamano Occupy Wall Street, e molti di più, il 58 per cento, si dice furioso della politica in generale seguita dagli Stati Uniti, secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Associated Press-Gfk, secondo cui queste percentuali sono destinate a crescere.

E’ il 37 per cento degli intervistati a sostenere le rivendicazioni degli indignati, le cui proteste contro la grande finanza si sono estese da New York a svariate città estere. La maggioranza di coloro che li approva sono democratici, ma la rabbia contro la politica in generale include anche repubblicani.

”Hanno ragione di essere indignati ed hanno ragione di protestare, ma stanno protestando contro la gente sbagliata”, ha dichiarato Jan Jarrell, un pensionato di 54 anni della Carolina del Sud, ”devono andare a Washington, al Congresso, alla Casa Bianca, percè è li che fanno le regole e gli intrallazzi”.

Gli Occupy Wall Street sono stati chiamati il contrappunto progressista dei tea party, conservatori e libertari, che hanno entusiasmato il partito repubblicano al punto da fargli conquistare la maggioranza alla camera e guadagnare seggi al senato alle elezioni di medio termine dell’autunno scorso.

Scendendo nei dettagli del sondaggio si apprende che tra gli americani che si schierano con gli Occupy Wall Street il 64 per cento sono democratici, il 22 per cento indipendenti (non iscritti a nessuno dei due maggiori partiti) ed uno striminzito 14 per cento sono repubblicani. I sostenitori dei protestatari in genere hanno un’opinione favorevole del presidente Barack Obama e sfavorevole del Congresso contrariamente a chi non li approva.

Da un punto di vista più generale, il sondaggio ha accertato che una larga e crescente fetta dell’elettorato, il 58 percento, è ”infuriato” con i politicanti, di contro al 49 per cento di gennaio. Inoltre, 9 americani su dieci, sono delusi dall’incapacità di governo e congresso di trovare un accordo per innalzare il tetto del debito. Questa delusione è trasversale, ed interessa sei americani su dieci tra democratici, repubblicani e indipendenti.