Usa, vittoria di Obama: Camera dei Rappresentanti approva riforma sanitaria, ora tocca al Senato

Pubblicato il 8 Novembre 2009 - 08:38| Aggiornato il 9 Novembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

La Camera Usa ha detto sì a Obama

La Camera dei rappresentanti di Washington con una decisione storica ha approvato, seppure con uno stretto margine, la riforma del sistema sanitario fortemente voluta dal presidente Barack Obama

in una rara seduta di sabato conclusasi a notte fonda.

Il testo è passato nonostante l’opposizione compatta di tutti i deputati repubblicani tranne uno e di un certo numero di deputati democratici moderati: 220 i voti a favore, 215 i contrari. Affinchè la riforma diventi legge, tuttavia, è necessario che si esprima anche il Senato, dove la maggioranza democratica non è affatto data per scontata.

Nello stesso tempo, però, il sì della Camera rappresenta una vittoria politica di straordinaria portata per Obama. Lo stesso presidente, infatti, nell’imminenza del voto si era recato al Congresso per esortare i deputati ad esprimersi a favore della riforma. E in una dichiarazione successiva aveva parlato di ”momento storico” per gli Stati Uniti.

Le stesse parole erano state usate dalla Speaker della Camera, Nancy Pelosi: ”Oggi è una giornata storica per l’America. I nostri pensieri vanno al senatore Ted Kennedy, che era solito definire la riforma sanitaria come il grande lavoro incompiuto del nostro Paese”. La riforma prevede la assistenza sanitaria nei confronti di 36 milioni di cittadini americani che attualmente non godono di alcuna copertura. Inoltre prevede in un arco di dieci anni di arrivare a coprire il 96% della popolazione, per un ammontare complessivo di 1.200 miliardi di dollari.

Il testo introduce poi una serie di norme restrittive per le compagnie assicurative rispetto al sistema attuale. Non solo prevede di introdurre nel mercato la tanto contestata ’public option’, l’opzione pubblica voluta dal governo per ’calmierare il mercato, ma contiene regole nuove, come per esempio l’obbligo da parte dei datori di lavoro di assicurare i loro dipendenti; oppure il divieto nei confronti delle compagnie di assicurazione di negare a clienti la copertura sulla base delle cosiddette ”condizioni mediche preesistenti”, oppure di alzare in misura significativa il prezzo delle polizze nei confronti delle persone più anziane.

”Un voto storico”: così Obama ha definito il passaggio alla Camera della riforma. ”Questa notte, con un voto storico, la Camera dei Deputati ha approvato un provvedimento che rende finalmente possibile la promessa di un’assistenza sanitaria di qualità per il popolo americano”, ha commentato Obama in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca.

Il provvedimento approvato, denominato Affordable Health Care for America Act, secondo Obama ”fornirà stabilità e sicurezza agli americani che hanno l’assicurazione, e opzioni possibili di qualità a coloro che non ce l’hanno, abbassando i costi”.

Inoltre ”contribuirà sul lungo termine a ridurre il deficit”: ”Ora siamo a soli due passi dal portare a compimento la riforma sanitaria in America” ha proseguito Obama, e si è detto ”assolutamente fiducioso” che il provvedimento passerà anche in Senato, in modo che lui possa tradurlo in legge ”entro la fine dell’anno”.