Asteroide 2004 BL86, più grande in arrivo vicino la Terra: passerà il 26 gennaio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2015 - 05:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Un asteroide dal diametro di 500 metri si avvicina alla Terra. Si chiama 2004 BL86 ed è l’asteroide più grande che sia mai passato vicino al pianeta. L’appuntamento con l’asteroide è fissato per il 26 gennaio alle 17,49 ora italiana, con l’oggetto celeste che arriverà ad una distanza di 1.2 milioni di chilometri dalla Terra, circa 3 volte la distanza tra il pianeta e la Luna.

Una distanza di tutta sicurezza, ma che regalerà uno spettacolo mozzafiato: l’asteroide infatti sarà brillante e visibile dall’Italia con binocoli e piccoli telescopi.

L’asteroide 2004 BL86 sarà il più grande ad avvicinarsi alla Terra fino al 2027, quando passerà l’asteroide 1999 AN10. Andrea Milani, docente di Meccanica celeste nell’università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra, ha spiegato:

“L’avvicinamentosarà l’occasione per osservare un oggetto dalla Terra senza la necessità di raggiungerlo con una missione spaziale”.

Milani e il suo gruppo collaborano con il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, che

“ha programmato osservazioni radar con gli osservatori di Goldstone, in California, e Arecibo a Puerto Rico”.

Di quest’oggetto si sa pochissimo, aggiunge Milani,

”le osservazioni potranno determinare: forma, dimensione e fornire indicazioni sulla composizione”.

La cosa più interessante, prosegue Milani, sarebbe scoprire che

”l’asteroide è doppio. Non vi è alcun elemento per sospettarlo ma gli asteroidi doppi sono molti, circa il 10% di quelli noti, e questo significa che vi è la possibilità”.

L’asteroide è stato coperto il 30 gennaio 2004 e Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore scientifico del Planetario di Roma, ha spiegato che l’osservazione sarà

“alla portata anche dei meno esperti”.

Nella fase di massimo avvicinamento l’asteroide avrà una magnitudine 9 (la magnitudine limite per l’occhio umano è 6) e sarà osservabile con buoni binocoli e piccoli telescopi, al confine fra le costellazioni dell’Unicorno e dell’Idra.

(Credit Photo: NASA/JPL-Caltech)