Turni estenuanti, ipotesi doping da lavoro per i cinesi morti a Prato

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

PRATO – Malori letali dovuti anche all’utilizzo di sostanze anfetaminiche e dopanti per sostenere ritmi di lavoro estenuanti. E’ un’ipotesi al vaglio degli investigatori di Prato, che stanno indagando sulle morti di due cinesi, avvenute venerdì e sabato scorsi in due diverse fabbriche pratesi gestite da orientali.

In entrambi i casi i cadaveri sono stati poi abbandonati fuori dai laboratori. E’ stata fatta l’autopsia sul cadavere di Shi Son Bin, 29 anni, morto domenica pomeriggio in via Barsanti, nel sottoscala di un residence dove era stato improvvisato un laboratorio clandestino di confezioni.

Il suo cadavere è stato poi trovato in un piazzale poco distante. Ieri si sono svolti gli esami autoptici sul corpo di Li Huafeng, morta venerdì, a Mezzana (Prato), sul marciapiede davanti all’azienda in cui lavorava. Il sostituto procuratore pratese Sergio Affronte, titolare delle due inchieste, sta comunque vagliando tutte le ipotesi. I risultati delle analisi sui cadaveri potrebbero arrivare nel giro di 30-60 giorni.