Cogne. Taormina: “Il piccolo Samuele fu ucciso con una pinza da elettricisti”

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

Una pinza, grande e pesante, con i beccucci rotondi in cima: sarebbe l’arma con cui fu ucciso, il 30 gennaio 2002, il piccolo Samuele Lorenzi a Cogne. Lo rivela – in un’intervista al settimanale Oggi in edicola domani – l’avvocato Carlo Taormina, già difensore di Annamaria Franzoni (che sta scontando la condanna a 16 anni di carcere per l’omicidio), precisando che si tratta di un ”classico strumento di elettricisti, elettrauto, periti elettrotecnici che, impugnato in un certo modo, diventa un oggetto snodabile che può aver lasciato quella scia di macchie di sangue sulle pareti della stanza del delitto di Cogne”.

”La forma arrotondata – ha aggiunto – è compatibile con le ferite. Me l’hanno detto i medici legali”. Taormina sottolinea che a fargliela trovare era stata una veggente nel settembre 2004: ”Non rientrava nei miei compiti – prosegue l’avvocato – consegnarla agli inquirenti. Io ero il difensore della donna accusata del delitto. Ero tenuto solo alla sua difesa e al segreto professionale. Mi limitai a consegnarla ai miei medici legali. Avuta la loro risposta decisi di tenerla e seguire gli sviluppi dell’inchiesta e del processo di secondo grado”.