Sono morte le gemelline scomparse? Il padre scrisse: “Riposano in pace”

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 22:27 OLTRE 6 MESI FA
alessia livia

Alessia e Livia Schepp

CERIGNOLA (FOGGIA) – Sembra assumere i contorni della tragedia la storia di Livia e Alessia, le bimbe scomparse poco prima che il padre, Matthias Schepp, si suicidasse nei pressi di Cerignola (Foggia). In una delle lettere inviate dall’uomo alla moglie, Irina Lucidi, c’è scritto: ”Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto”. Questo si legherebbe a un altro particolare scoperto dagli investigatori: nell’ultimo periodo l’uomo avrebbe visitato spesso siti dedicati all’avvelenamento.

Schepp ha scritto due lettere alla moglie prima di suicidarsi. Si tratta di parole che non lascerebbero molte speranze sulla sorte delle due bimbe, anche se gli investigatori proseguono tuttora le loro indagini.

Inoltre dall’analisi del computer di Schepp sarebbero emerse tracce di consultazione di siti Internet che hanno destato più di una preoccupazione tra gli inquirenti: oltre ai siti sulle compagnie di navigazione tra Marsiglia e Propriano, in Corsica, l’uomo avrebbe infatti visitato alcune pagine in cui si trovano consigli e informazioni sui materiali per l’avvelenamento. Tutto questo potrebbe essere anche una coincidenza.

Altro dettaglio che fa propendere verso l’ipotesi tragica è quello relativo al viaggio di Matthias Schepp in Corsica: secondo le indagini svolte dagli investigatori, il padre delle gemelle, dopo aver fatto la traversata da Marsiglia alla Corsica con le bambine il 31 gennaio, sarebbe tornato da solo sul continente, raggiungendo Tolone, nel sud della Francia, il 1 gennaio.