Belluno, torna a caccia con l’uomo che ha ucciso il padre e lo ferisce: “Un incidente”

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

Un giovane di 19 anni ha confessato ai carabinieri di essere stato lui a ferire, il 20 novembre scorso, durante una battuta di caccia, l’uomo che, un mese prima, aveva ferito mortalmente suo padre, sempre in un incidente di caccia. Il ragazzo, però, ha raccontato ai militari che non si è tentato di vendetta, ma di un semplice incidente.

Il padre del giovane, Renzo Alfarè Lovo, era morto in seguito ad un colpo partito dal fucile di Fabio De Lorenzo Dandola, che era in compagnia del figlio della vittima, e un mese dopo il cacciatore era stato colpito allo stomaco durante una battuta di caccia al cervo, a cui partecipava assieme allo stesso figlio di Alfaré Lovo e a un altro amico.

In un primo tempo, era stato quest’ultimo ad assumersi la responsabilità del colpo partito accidentalmente. Nei giorni scorsi però  il giovane è andato dai carabinieri e ha raccontato di aver imbracciato il fucile datogli dall’amico e di aver esploso accidentalmente un colpo, negando qualsiasi ipotesi legato a una vendetta o rancori.

Il colpo ha ferito De Loranzo Dandola che è ancora ricoverato in gravi condizioni nel reparto rianimazione dell’ospedale di Belluno, ma non in pericolo di vita. Il feritore, dopo l’incidente, aveva subito detto all’amico ferito di essere stato lui a sparare senza volere, toccando involontariamente il grilletto.

L’ipotesi proprio di un fatto accidentale legato alla caccia è al centro del fascicolo aperto a suo tempo dalla procura di Belluno, mentre non risulta  presentata querela di parte per le lesioni.