Le scimmie sanno leggere

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 12 APR – Anche i babbuini sanno 'leggere' riconoscendo parole di senso compiuto. A 40 anni dai primi esperimenti sulla capacità delle scimmie di riconoscere i segni del linguaggio umano, un nuovo studio pubblicato su Science conferma che alcune abilità alla base della lettura sono comuni a tutti i primati. Nell'arco di un mese e mezzo i babbuini hanno imparato a 'leggere' decine di parole umane, distinguendole da segni privi di significato.

Lo studio realizzato dai ricercatori francesi del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (Cnrs) in collaborazione con l'Universita' di Marsiglia dimostra che i babbuini (Papio papio) sono in grado di padroneggiare uno degli elementi fondamentali della lettura, anche se non si tratta di vere e proprie competenze linguistiche. A differenza degli studi realizzati in questi anni che hanno verificato le competenze logiche e l'uso consapevole del linguaggio – celebre il caso dello scimpanze' Sarah – il presente lavoro ha dimostrato che i primati hanno una capacita' 'ortografica'. Le scimmie hanno infatti imparato a segnalare la differenza tra le sequenze di lettere stampate che componevano parole inglesi corrette, da altre sequenze senza senso. Poste davanti a uno schermo dove comparivano due diverse combinazioni di lettere erano chiamate a riconoscere la presenza di parole sensate.

Il riconoscimento delle lettere e la loro posizione relativa viene generalmente considerato come il primo passo nel processo di lettura e necessita di alcune peculiari capacita' di controllo nel movimento degli occhi e nell'elaborazione visiva. Si tratta quindi di un'abilita' che non necessita di conoscenze linguistiche a priori.

Negli anni '70 fu celebre il caso dello scimpanze' Sarah che riusci' a organizzare una serie di simboli secondo un ordine grammaticale preciso e a comunicare correttamente 'scrivendo' utilizzando simboli. Numerosi studi hanno evidenziato le capacita' di apprendimento e di comunicazione linguistica delle scimmie mediante simboli o gesti, come quelli usati nella lingua dei segni. In questo ambito, lo studio dei ricercatori francesi ha identificato nell'area sinistra della corteccia occipito-temporale del cervello dei primati la sede dei meccanismi 'ortografici', una regione gia' identificata nelle scimmie per l'elaborazione visiva.