Obbligo di restare a casa per i neopapà: 4 giorni di congedo a stipendio pieno

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA

Sulla prima pagina dei disegni di legge che la Camera ha cominciato a discutere mercoledì scorso si legge: “Congedo di paternità obbligatorio”. Come nella maggior parte dei Paesi europei, anche i neopapà d’Italia potrebbero presto rinunciare ad affanni e sotterfugi pur di godersi in santa pace le prime ore dell’erede.

Se si arriverà al traguardo finale i papà non avranno così più scelta. Subito dopo la nascita del bambino dovrebbero prendere quattro giorni di congedo. Non una possibilità, come già oggi consentito dalla legge sul congedo parentale, ma un obbligo, come quello che impone alla mamma di non lavorare per i cinque mesi a cavallo del parto. Il tutto senza perdere un euro di stipendio, quei quattro giorni sarebbero a carico delle aziende per i lavoratori dipendenti e del sistema previdenziale per gli autonomi.

Le proposte di legge all’esame della commissione Lavoro di Montecitorio sono due, molto simili. Per prima è arrivata quella del Pd, scritta da Alessia Mosca e firmata da 25 deputati. Poi è stata depositata quella del Pdl, autore Barbara Saltamartini, sottoscritta da 36 colleghi.

«L’Europa ci impone di portare a 65 anni l’età pensionabile per le donne – spiega Mosca, la firmataria della proposta Pd – ma è opportuno riequilibrare anche un altro pezzo della vita, e cioè la cura dei figli che non può essere a carico solo delle mamme». Quei quattro giorni, dunque, avrebbero un valore simbolico.

«Il vero obiettivo – spiega Saltamartini, autrice del testo Pdl – è passare dalle pari opportunità alle pari responsabilità. E quindi pensare non alla tutela delle donne, ma ad un sistema che consenta alla famiglia di organizzarsi».

Il Portogallo ha introdotto il congedo obbligatorio per i papà nel 2002. Prima aveva solo quello facoltativo, ma non lo chiedeva nessuno, meno del 2% dei papà. Adesso sono arrivati al 22%. «Questo vuol dire che l’obbligo di restare a casa – spiega Mosca – può insegnare che prendersi cura dei bambini è bello. Può rompere un tabù, avviare una rivoluzione ». Forse anche in Italia dove, in attesa del congedo obbligatorio, quello facoltativo è una rarità: lo chiede meno del 4% dei padri.