I Puffi? “Razzisti e antisemiti”. La tesi del professor Bueno

Pubblicato il 6 Giugno 2011 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “I puffi sono antisemiti e razzisti. Trattano i neri come primati deficienti”: lo scrittore francese Antoine Bueno, 33, professore di scienze politiche alla prestigiosa università parigina Sciences Po, accusa le piccole creature blu inventate da Pierre Culliford alias Peyo nel 1958.

“Rappresentano l’archetipo della società totalitaria imbevuta di Stalinismo e Nazismo”, sostiene Bueno, secondo quanto scrive il Sunday Morning Herald.

Gli amanti dei puffi hanno bollato il Piccolo Libro Blu di Bueno una “disgrazia” che macchia le leggende della nostra infanzia”.

Il libro di Bueno viene descritto come “un’analisi critica e politica” che smonta, senza motivo, il mondo dei puffi, in Francia noto con il nome Schtroumpfs.

La conclusione di Bueno è che le creature blu del belga Peyo sono profondamente razziste. L’autore porta come prova della sua tesi la prima opera di Peyo, il libro “I puffi neri”, tradotto in inglese come “I puffi viola” per ragione di correttezza politica.

Nel libro, un puffo viene imbrogliato da una mosca nera che trasforma la sua pelle in nero, lo fa impazzire e lo priva della parola. Presto l’intero villaggio cambia colore.

Secondo Bueno, scrive il Sunday Morning Herald, questa storia è “chiaramente razzista”. Quando i puffi diventano neri “sono ridotti allo stato di primitivi che saltellano di qua e di là e gridano: “Gnap! Gnap!”. Perdono ogni traccia di intelligenza e diventano completamente deficienti”.

Bueno, che scrive i discorsi del leader centrista Francois Bayrou, sostiene che i puffi sono come i colonizzatori bianchi dell’Ottocento nella loro visione degli africani.

Secondo il professore, il nemico numero uno dei puffi, Gargamella, è una classica caricatura anti-semita dell’ebreo attaccato ai soldi: “Gargamella è orribile, sporco, con un naso adunco, attratto dall’oro”.

Grande Puffo, il più anziano del villaggio, è dipinto come “un dittatore”, e i suoi pantaloni e cappello rossi “rimandano a Stalin”. Puffetta, l’unica femmina, bionda, creata da Gargamella per portare la devastazione tra i suoi nemici, è il simbolo misogino della donna ariana.

Il libro di Bueno ha suscitato le dure reazioni dei fan dei puffi. Sul sito dei puffi infuriano le critiche allo scrittore, tanto che lui dice di temere per la proprio incolumità fisica: “Amo i puffi, si è difeso sul sito del Nouvel Observateur, ho solo voluto spiegare che questa storia tanto popolare ci insegna molte cose sulla società dalla quale veniamo”.

“Non accuso Peyo di razzismo, ha aggiunto Bueno, altrimenti di fcerto i suoi eredi mi avrebbero attaccato.Credo però che i suoi lavori contengano un certo numero di stereotipi di una certa società”.