Sarah Scazzi: ombre e sospetti sulla cugina Sabrina, tra telefonate, sms e contraddizioni

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA

Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi

Crescono i dubbi e i sospetti degli inquirenti su Sabrina, la cugina di Sarah Scazzi nonché figlia dell’aguzzino Michele Misseri. Testimonianze che non coincidono, telefonate, sms, intercettazioni ambientali spargono ombre su Sabrina, che da quel giorno in cui non ha più visto Sarah si è spesa come pochi nelle ricerche, giorno e notte.

Ma, al di là di questo, qualcosa nelle sue testimonianze non quadra. Prima di tutto la ragazza ha sempre negato di aver anche solo sospettato del padre. Ma una intercettazione ambientali pubblicata dal Corriere della Sera dice l’opposto. Risale al 29 settembre quando Michele Misseri, lo zio di Sarah e padre di Sabrina, “ritrovò” il telefonino di Sarah e disse di averlo visto tornando a prendere un cacciavite dimenticato proprio nel campo in cui aveva lavorato il giorno prima. Nell’intercettazione si sente la sorella di Sabrina, Valentina, che dice a sua madre: “Non è che c’ha preso Sabrina e che il film che si è fatta che è stato papà è vero?”; “Che ti devo dire” risponde Cosima, “dice un mucchio di stupidate, anche ’sta storia del cacciavite… ma come fa a dire che gli serviva per far funzionare la macchina delle foglie se quella macchina l’ha usata dopo che è andato via dal campo?”.

Questa non è l’unica prova che getta sospetti su Sabrina. La ragazza ha raccontato agli inquirenti: “Quando la mia amica Mariangela è arrivata per andare al mare (la mattina che Sarah è scomparsa) io ero sotto la veranda. Sono uscita e mentre uscivo ho chiesto a mio padre che era in garage se aveva visto Sarah. Lui ha risposto di no, io l’ho chiesto a Mariangela, in strada, e anche lei ha detto di no. Sono tornata in veranda a prendere la borsa e sono saltata nella macchina di Mariangela per andare a cercarla. Mentre salivo telefonavo a Sara e mio padre era davanti al garage. Il telefono suonava. Al secondo tentativo era staccato”.

Ma la sua versione dei fatti non coincide con quella della stessa Mariangela e con quella del padre Michele. Come racconta il Corsera Mariangela dice che quando lei è arrivata Sabrina era per strada, molto agitata, e che Michele non era davanti al garage. Michele Misseri ha invece raccontato: “Mentre strangolavo Sarah suonava il suo cellulare, poi è caduto dalle sue mani e si è staccata la batteria”.

Ultimo dettaglio che fa dubitare gli inquirenti: Sabrina quel maledetto giorno mandò un sms a Sarah alle 14.10: “Confermato, andiamo al mare”. Solo che la stessa conferma, da colei che aveva la macchina e che poteva portarle al mare, ovvero Mariangela, arrivò per sms a Sabrina solo dieci minuti più tardi, ovvero alle 14.20.