Sonda diretta su Marte “sta bene”. Viaggia a 40mila km l’ora

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2016 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Sonda diretta su Marte "sta bene". Viaggia a 40mila km l'ora

Sonda diretta su Marte “sta bene”. Viaggia a 40mila km l’ora

ROMA – Sonda su marte: ExoMars TGO, la sonda spaziale realizzata dall’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) in collaborazione con l’ente spaziale russo Roscosmos, “sta bene”, e si trova a 8 milioni e 94 mila chilometri dalla Terra.

La sonda, spiega Antonio Lo Campo sul quotidiano La Stampa, è stata lanciata con successo il 14 marzo scorso, viaggia spedita verso Marte, che raggiungerà il prossimo 16 ottobre, con una velocità di 4omila chilometri orari.

La sonda porta con sé una seconda seconda, che verrà sganciata proprio il 16 ottobre, e che il 19 ottobre dovrà atterrare sul suolo marziano e diventerà una sorta di piccola stazione meteorologica marziana, grazie soprattutto ad uno strumento italiano, la cui sigla è DREAMS.

Scrive Lo Campo su La Stampa:

Sabato mattina è stato effettuato il primo collegamento Terra-ExoMars: una sorta di check-up per controllare che tutto, a bordo della navicella realizzata con forte contributo italiano, fosse a posto e in «buono stato di salute»: «Tutto bene, i dati confermano che tutto funziona» – ci conferma Roberto Trucco, ingegnere del Centro Spaziale ALTEC di Torino, che ha ricevuto i dati dalla sonda in cooperazione con il centro tedesco ESOC dell’ESA.

Al centro di controllo ROCC (Rover Operation Control Center) di Torino, laddove sta nascendo il centro di collaudo e controllo a Terra del rover della prossima missione ExoMars 2018, una squadra di ingegneri specializzati ha lavorato duramente. Alla fine, sui monitor, una lunga litania di scritte verdi era affiancata dalla voce “Nominal” (Nominale, cioè “regolare”). E c’era anche il team di ricercatori del CISAS–Università di Padova che ha realizzato, tramite l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’apparato meteo DREAMS: «E bello sapere che tutto funziona, compreso DREAMS» – dice il professor Stefano Debei, Direttore Ateneo Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Padova, e co-responsabile di DREAMS – «Il nostro apparato servirà soprattutto per studiare le tempeste di sabbia su Marte, che sono molto forti, con intensità maggiore a qualsiasi tempesta terrestre. E questo sarà molto utile per le future missioni, su come proteggere le strutture dei futuri rover, a cominciare da quello di ExoMars 2018, fino alle future missioni di astronauti». DREAMS è una suite di sensori per la misura dei parametri meteorologici (pressione, temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, radiazione solare) e del campo elettrico atmosferico in prossimità della superficie di Marte, frutto della collaborazione di ASI con il centro di Padova e con INAF-Osservatorio di Napoli.