Pochi viaggiatori e troppi debiti, a rischio chiusura i mini aeroporti: 24 da Bolzano a Lampedusa

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

Gli aeroporti sono troppi e i debiti aumentano, mentre i passeggeri sono pochi. Sulla scia di Stati Uniti e Spagna anche l’Italia è pronta alla sforbiciata dei micro scali. Da Bolzano a Lampedusa rischiano di chiudere i battenti in 24, passando per Foggia, Parma, Rimini, Forlì, Brescia, Cuneo, Perugia.

Negli Usa ogni anno vengono spesi 1,2 miliardi l’anno per 2.834 piste dove in 12 mesi non era arrivato nemmeno un volo di linea. In Spagna sono nati cinquanta nuovi aeroporti in pochi anni e il governo di Josè Luis Zapatero è pronto a stringere la cinghia.

“A Siena ne passano sì e no un migliaio l’anno – o con forti limiti di crescita strutturali come Ciampino cui lo Stato dovrebbe, suggerisce il piano, sospendere gli aiuti pubblici (2-3 milioni l’anno l’uno solo per il servizio assistenza volo e i pompieri) condannandoli con ogni probabilità a una lenta eutanasia. Strutture come queste – dicono gli esperti – hanno bisogno di un traffico minimo di 500mila persone l’anno per sperare di arrivare all’equilibrio economico. E nel 2009 in Italia sopra questa soglia di sopravvivenza ce n’erano solo 25 su 100”, ricostruisce Ettore Livini su Repubblica.

Il caso Bolzano fa riflettere, la politica potrebbe averci messo lo zampino a favore di Verona? La provincia autonoma di Bolzano è in mano a Luis Durnwalder che guida una giunta formata dalla SVP (che, da sola, possiede la maggioranza assoluta dei consensi) insieme al PD. La provincia di Verona invece è presieduta da Giovanni Miozzi del Pdl, partito al governo. L’aeroporto bonsai che rischia di chiudere però è quello di Bolzano.