Calcio scommesse, Signori interrogato: “Dissi no a combine”

Pubblicato il 8 Giugno 2011 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA – Per l’accusa Giuseppe Signori era il “leader indiscusso” del gruppo di scommettitori bolognesi. L’ex attaccante, però, respinge le accuse, si proclama innocente e racconta al magistrato che quando gli fu proposto di investire per una partita taroccata, rispose con un secco no.

E’ l’esito dell’interrogatorio di garanzia di mercoledì 8 giugno che ha visto protagonista proprio Signori, al momento agli arresti domiciliari. Era il 15 marzo, ha spiegato Silvio Cairoli, avvocato dell’ex attaccante, quando a Signori fu proposto di giocare sulla partita Inter -Lecce. Il calciatore, però, sostiene di aver risposto con un “secco no”.

Caroli, ha spiegato che, nell’interrogatorio, durato poco piu’ di un’ora, si e’ parlato quasi esclusivamente dell’incontro del 14 marzo nello studio dei commercialisti di Signori in cui l’ex calciatore era stato invitato per conoscere delle persone.

All’incontro aveva trovato il calciatore Antonio Bellavista e il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani i quali gli avrebbero proposto di finanziare un affare, cioe’, per l’appunto, la combine di Inter-Lecce. ”Da Signori venne immediatamente un secco no” e, in quell’incontro, non si sarebbero fatti i nomi di giocatori ”perche’ non si sapeva se ce ne sarebbero stati di addomesticabili”.

Il legale ha detto che gia’ domani presentera’ istanza di revoca dell’ordinanza con cui il gip Guido Salvini aveva disposto gli arresti domiciliari.