Milan, Berlusconi non si accontenta: “Dopo Ibra voglio prendere Robinho”

Pubblicato il 30 Agosto 2010 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA

Dopo aver portato Zlatan Ibrahimovic in rossonero, Silvio Berlusconi è pronto a un nuovo colpo di mercato: l’attaccante del Manchester city Robinho. ”Chissà…”, allarga le braccia il presidente del Consiglio circondato dai tifosi che lo attendevano all’uscita del ristorante dove ha cenato dopo la partita contro il Lecce, e poi aggiunge: ”Non dipende da noi, se dipendesse da noi…l’intenzione del Milan c’è”, chiarisce Berlusconi, convinto che il brasiliano non avrebbe problemi ad adattarsi nella sua squadra.

”Dove può giocare? Abbiamo tante possibilità e poi è meglio avere tre giocatori per due ruoli”, precisa Berlusconi che a questo punto sarebbe disposto a sacrificare Marco Borriello, richiesto dalla Juventus. ”Deciderà Borriello, lui sa che c’è questa situazione e sceglierà in base a cosa è più giusto per la sua carriera”. Robinho si aggiungerebbe a Ronaldinho, Pato, Inzaghi e a Ibrahimovic in un attacco che, secondo Berlusconi, ”in un certo senso è il migliore che abbia avuto il Milan dopo quello con van Basten: Ronaldinho è il numero uno nella storia del calcio in assoluto, Pato è un grandissimo e Ibra – osserva – ha vinto otto dei campionati che ha giocato”.

L’acquisto dello svedese ha permesso, inoltre, al premier di fare pace con la tifoseria, che negli ultimi mesi lo ha ripetutamente contestato. Fuori dal ristorante gli ultras della Curva Sud lo attendono con cori e striscioni di ringraziamento a cui Berlusconi risponde con sorrisi, strette di mano e una battuta: ”Voi gioite e vi amareggiate, ma alla fine il grano lo sgancio io”. ”Mi ero disamorato di questo Milan perchè non mi riflettevo nella squadra che Leonardo metteva in campo – spiega Berlusconi -. Ronaldinho era troppo a sinistra e Pato troppo a destra. Poi, negli ultimi quindici minuti delle partite non avevamo mai il controllo della palla. Ancelotti e Leonardo non condividevano le idee della società; sono legato a loro – continua – da ottimi rapporti personali, ma non ero d’accordo con il loro modo di far giocare il Milan”.

Un problema che non sussiste, invece, con il nuovo tecnico, Massimiliano Allegri, con cui Berlusconi ha cenato dopo l’esordio vincente in campionato: ”Ad Allegri ho detto che abbiamo cominciato bene e di andare avanti così. Abbiamo un ottimo colloquio e l’importante – conclude il presidente del Milan – è che condivide le idee della società”.