Platini: “Obbligatorio pagare i Ronaldo e gli Ibra cinque volte di meno”

Pubblicato il 12 Gennaio 2011 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

Nel sonno più profondo della gente tifosa, la “sveglia” suona invano e a vuoto. L’Uefa di Platini ha fatto i conti in tasca al calcio europeo: incassa 11,7 miliardi e ne spende 12,9. Sta quindi in rosso di un miliardo e duecento milioni di euro. Non solo, il calcio europeo spende per gli stipendi dei giocatori il 64 per cento di quanto spende. L’Italia fa “meglio”: per gli stipendi spende il 74 per cento di quanto spende. Nessuna azienda, nessuna attività economica, nessuno show a pagamento, niente può continuare così. Non è tanto e solo il deficit complessivo, il peggio non è il quanto ma appunto il come. Affogare nei debiti per pagare i giocatori quello che oggi vengono pagati è pura follia. Follia economica, pazzia di manager. Morale e decenza non c’entrano, togliamoli pure dai bilanci. La frase fatta secondo cui “li pagano per quanto rendono” è appunto una frase fatta e una bugia matematica: sono pagati più di quanto rendono. E infatti Platini è stato chiarissimo: “Chi oggi guadagna 15 milioni ne guadagnerà tre di milioni, sempre venti volte in più di quanto guadagnava Pelè”.

Ma, almeno in Italia, in Italia più che altrove, il miglior alleato dello stipendio del giocatore è il tifoso. Che vuole, fortemente vuole che la sua società compri e paghi. Ora le squadre di calcio europee, italiane comprese, hanno tre anni di tempo per ridurre al minimo i debiti. Altrimenti dal 2014 non giocano più in Champions e Europa League. Già oggi undici delle squadre che giocano in Europa con queste regole non potrebbereo più giocarci. Oggi il 56 per cento delle squadre europee ha debiti fuori dai parametri. Chi glielo dice a Cristiano Ronaldo che alla prossima non deve più intascare 13 miliardi, a Ibrahimovic che gli attuali 11 se li scorda, a Eto’o che dieci e mezzo sono troppi? E chi glielo dice al tifoso, e anche ai giornalisti sportivi, che comprare e pagare a qualunque prezzo non varrà una promozione ma costerà una “espulsione”?