Emanuele Filiberto: “Ora faccio gavetta, a settembre show tutto mio”

Pubblicato il 8 Gennaio 2010 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA

Il principe Emanuele Filiberto continua con la sua carriera di prezzemolino. Dopo aver partecipato e vinto “Ballando sotto le stelle”, essersi presentato alle elezioni europee con l’Udc ed aver annunciato la partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, il figlio del re a metà gennaio doveva anche debuttare su Rai Uno come conduttore di un programma su misura apposta per lui: «Re d’Italia».

Il programma alla fine è stato rinviato: «Non ero pronto — ammette il principe Emanuele Filiberto — non me la sono sentita e ho preferito rimandare a settembre, accettando di continuare a fare la “gavetta” per imparare bene il mestiere». Perché il rampollo di Casa Savoia, dice, vuole diventare un bravo showman televisivo. «Mi piace la parola showman. Significa che devi saper fare tutto: cantare, ballare, recitare. E io sto cercando di farlo nel migliore dei modi».

Emanuele Filiberto la «gavetta» continua a farla lavorando con la rete ammiraglia della Rai insieme a Pupo. La sera di oggi 8 gennaio infatti, parteciperà alla nuova edizione de «I raccomandati» su Rai Uno. Il principe sarà guidato da Pupo e affiancato anche da Valeria Marini e Georgia Luzi: «Farò il valletto di Pupo, che per me è un grande insegnante, gli farò da spalla. E poi — aggiunge scherzando — porterò il caffè nei camerini, pettinerò la Marini… Insomma, prima di affrontare un programma tutto mio, voglio farmi le ossa. D’altronde, tutto quello che ho fatto finora in tv è stato sempre all’insegna della serietà».

E i monarchici come giudicano la sua intensa attività sul piccolo schermo?: «Mi pare che sia stata accolta molto bene da diverse associazioni. E comunque sono un cittadino italiano, tornato qui dopo 32 anni di esilio. Siamo in una repubblica, mi chiamo Emanuele Filiberto, non uso alcun titolo nobiliare e lavoro in tv. I commenti non li ascolto: cosa dovrei fare, rimanere alla finestra e dire com’era bella l’Italia prima del 1946? Gli unici giudizi che ascolto sono quelli delle persone che amo, mia moglie e le mie figlie».