Il video choc degli agenti Usa: immigrato messicano picchiato a morte al confine

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

SAN DIEGO (STATI UNITI) – Nuova accusa di brutalità alla polizia americana lungo il confine con il Messico. Un video diffuso in questi giorni da un’emittente televisiva e risalente al giugno 2010, mostra un uomo in terra che chiede disperatamente aiuto mentre attorno a lui ci sono un quindicina di agenti, e alcuni di loro lo colpiscono ripetutamente con manganelli e pistole elettriche (taser).

Quell’uomo, Anastasio Hernandez Rojas, di 42 anni, è morto dopo alcune ore, e la sua famiglia ora chiede giustizia.

La vicenda, già nel 2010 aveva suscitato scalpore ma il filmato inedito, diffuso ora nella trasmissione ‘Need to Know’ dell’emittente tv pubblica Pbs (Public Broadcasting Service), rilancia le polemiche e le accuse di omicidio.

Gli agenti della Customs and Border Protection (CBP) hanno sempre affermato che Rojas aveva avuto un comportamento aggressivo, e che l’uso di taser e manganelli si era reso necessario per ”sottomettere l’individuo e mantenere la sicurezza degli agenti”.

Le nuove immagini sembrano però dimostrare che ”l’individuo” era già ”sottomesso”. Si tratta di un video filmato dall’alto, da una donna di Seattle, Ashley Young, che quella notte si trovava ad attraversare un ponte tra Messico e Stati Uniti assieme ad altre persone. Secondo il suo racconto, Rojas aveva le manette e non aveva mostrato alcuna intenzione di scagliarsi contro gli agenti, che però continuavano ad urlargli di smettere di resistere, mentre lo colpivano col taser almeno cinque volte.

Un piccola folla si radunò quindi su quel ponte, urlando agli agenti di fermarsi. Ma alcuni degli agenti salirono sul ponte, secondo il racconto della Young, ordinando di sgomberare, mentre uno di loro chiese anche a due testimoni di consegnare i loro telefoni o cancellare i video girati. Secondo l’inchiesta della Pbs, negli ultimi due anni otto persone sono morte lungo il confine con il Messico in circostanze controverse in cui è coinvolto il Border Patrol, la polizia di confine.

L’avvocato che rappresenta la famiglia Rojas, Eugene Iredale, ha affermato che da due anni il coroner ha stabilito che si è trattato di omicidio, ma il caso sembra bloccato. Nella causa, avviata nel gennaio 2011, si afferma che Rojas, padre di cinque figli, aveva abitato a San Diego, California, Louis da quando aveva 15 anni.

A quanto pare si era recato brevemente in Messico ed è stato fermato mentre attraversava illegalmente il confine per rientrare negli Stati Uniti. Gli agenti, secondo l’avvocato, iniziarono ad accanirsi contro di lui dopo che aveva chiesto di vedere un giudice dell’immigrazione. Commentando la sua esperienza, Ashley Young, la donna che ha girato il video, ha affermato: ”Mi sono sentita come se avessi assistito ad un omicidio”.

A seguire il video sconsigliato ad un pubblico sensibile: