Cancellieri, zia di Mubarak: pasquinata sulle parole di Maurizio Gasparri
Pubblicato il 7 Novembre 2013 - 13:19| Aggiornato il 3 Febbraio 2014 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – “Anna Maria Cancellieri elevata a martire e Silvio Berlusconi, per molto meno, condannato a sette anni”. A fare le (in)opportune differenze di genere sui due casi, Ligresti e Ruby, è Maurizio Gasparri ai microfoni del Tg3. Ma il ritornello, ripetuto e proposto in più occasioni da vari esponenti del Pdl, rende lecito il sospetto che si tratti del primo caso di fiducia in cui il ministro sotto esame deve guardarsi le spalle più da chi la difende che da chi la accusa.
Il piano dei berluscones è piuttosto chiaro: trasformare la ministra nella zia di Mubarak, una specie di rovescio della medaglia Ruby. E non sono pochi quelli che, in giro per il web, hanno colto l’ironia del paradosso. Tanto che c’è pure chi ne ha fatto una “pasquinata”. Come Adriano Colafrancesco, che proprio sulle parole di Gasparri ha composto alcuni versi satirici:
Se co’ Ruby Rubacuorilo vorrebbero fa’ fori,oggi co’ la Cancellieriprotestiamo più di ieri!Sette anni a Berlusconi?So’ ‘n po’ troppi, me’ cojoni!!E’ un reato di sinistrasalva’ solo la ministra.Dunque sia giustizia fattaconcludiamo pari e patta!Che al telefono, si sa,uno chiama chi je va’!