Il discorso di insediamento di Kennedy fu ispirato da un preside

Pubblicato il 7 Novembre 2011 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Uno dei più celebri discorsi di Kennedy è stato ispirato dalle parole di un preside. E’ quello che emerge da un libro scritto da un giornalista americano su Jf. Si tratta del discorso d’insediamento alla presidenza degli Stati Uniti d’America.

Una recente biografia su John Fitzgerald Kennedy ravviva il mito del celebre presidente americano ucciso a Dallas nel 1963 e getta una nuove luce su alcuni aspetti inediti dell’uomo privato e di stato. L’autore del libro, Chris Matthews, giornalista americano con un passato in politica, non nasconde la sua ammirazione per JFK. Cattolico come lui, fin da giovane è stato soggiogato dal carisma di Kennedy ed ha avidamente cercato tutte le testimonianze di prima mano.

Il risultato di questa passione giornalistica sono stati diversi reportage ed oggi una biografia dal titolo Kennedy, un eroe inafferrabile. Nella biografia sono raccontati in particolare gli anni di formazione del giovane John e il ruolo della dinastia Kennedy nella sua formazione politica. Matthews enfatizza il ruolo negativo del patriarca Joseph P., severo educatore dei propri figli (una delle sue figlie, Rosemary, fu sottoposta a lobotomia per volere del padre), il quale durante gli anni 30 appoggiava la politica attendista del primo ministro inglese Neville Chamberlain, che cercava di evitare il conflitto con i nazisti.

Viene anche messa in luce l’alleanza tra il senatore Joseph McCarthy, l’ideologo della «caccia alle streghe» nel dopoguerra americano, e il clan Kennedy, John e Robert compresi. Quando il senato votò una mozione di censura per McCarthy, il futuro presidente era opportunamente ricoverato in ospedale e non precisò mai quale sarebbe stato il suo voto se fosse stato presente in aula.

La rivelazione più gustosa del libro riguarda un celebre discorso della storia politica americana, quello che Joseph Kennedy rivolse alla nazione durante la cerimonia di investitura. In 14 minuti, davanti alle televisioni di tutto il mondo, il neo-presidente americano delineò, con toni umanistici e parole concilianti, quale sarebbe stato il ruolo degli Stati Uniti nel mondo della guerra fredda. Rivolto ai suoi concittadini pronunciò una frase rimasta celebre, un invito alla passione civica e all’ottimismo patriottica : «Non chiedetevi cosa il vostro paese può fare per voi, chiedetevi cosa voi potere fare per il vostro paese».

Matthews ha oggi scoperto quale fu l’ispirazione di quell’esortazione, grazie alle sue ricerche negli archivi di un college frequentato da JFK. Kennedy ha senz’altro ascolta quell’espressione nella scuola d’elite Chroate Rosemary Hall, nel Connecticut, dove il preside si è una volta rivolta ai suoi studenti con queste parole: « La gioventù che ama la sua scuola non deve chiedersi cosa lei può fare per me ma cosa io posso fare per lei ».