Rapina in banca nel centro di Roma. Presi i 4 “finti vigili”

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un manipolo di criminali esperti per una rapina ‘di lusso’ nel cuore di Roma. E tra di loro era stato ‘assoldato’ anche un ex Nar che per il colpo si era travestito da vigile urbano. A distanza di tre mesi il gruppo di rapinatori del colpo alla banca Unicredit in piazza di Spagna, avvenuto lo scorso 19 dicembre, e’ stato individuato e arrestato dai carabinieri. Resta l’ultimo tassello per individuare i due ‘pali’ che potrebbero aver dato le informazioni sulle vie di fuga utilizzate dai delinquenti subito dopo la rapina. Ma anche altri dettagli erano stati pianificati.

In manette sono finite finora quattro persone: tre ‘anziani’ del giro criminale romano, (due di 50 e uno di 55 anni) tutti con precedenti come rapina, detenzione di armi, furto e ricettazione e un 38/enne, sempre romano, con precedenti per reati in materia di armi. Uno di loro, Claudio Ragno, ha un passato nel gruppo sovversivo di estrema destra dei Nar: era lui ad indossare l’uniforme da vigile urbano.

Grazie ai testimoni e alle immagini del circuito di videosorveglianza, rientrato in funzione dopo un guasto solo tre giorni prima, i carabinieri della compagnia Roma Centro sono riusciti a risalire ai primi due rapinatori che nel pomeriggio dello scorso 19 dicembre fecero irruzione armati con occhiali e parrucche nella banca Unicredit, portando via 236mila euro. E per ingannare i dipendenti all’entrata, uno indossava la casacca della polizia municipale sotto al giubbino.

Il colpo e’ durato quasi cinque minuti. Un tempo calcolato affinche’ tutto si svolgesse secondo i piani, con un piano d’azione ‘militare’. Inoltre, avevano informazioni quasi esatte: sapevano che i metal detector erano fuori uso, ma non si erano accorti che la videosorveglianza era rientrata in funzione.

E avevano ‘puntato’ a un plico contenente denaro. Una volta entrati, uno ha minacciato il cassiere per la consegna dei soldi, contenuti in un plico con gli incassi di una boutique di via Condotti, versato in banca alcune ore prima, mentre gli altri due controllavano i clienti e i dipendenti della filiale. Poi la fuga dalla porta di emergenza.

Un quarto uomo, gia’ arrestato per detenzione abusiva di armi e ricettazione lo scorso 15 febbraio, aveva invece dato il suo appoggio esterno al gruppo. Nella sua casa a Fregene, durante una delle nove perquisizioni eseguite nelle varie abitazioni degli indagati, sono stati trovati una casacca della polizia municipale, due berretti di lana celesti identici a quelli utilizzati dal terzo rapinatore nella banca di piazza di Spagna ed una pistola rubata durante una rapina ad una guardia giurata nel 2010. Grazie alle perquisizioni e’ stata recuperata anche una piccola parte del bottino, circa 10mila euro.

I carabinieri sono ora sulla tracce dei due ‘pali’ che hanno fornito le informazioni ai rapinatori sulle vie di fuga dalla banca. Non erano gli unici dettagli importanti per il colpo: sapevano dei metal detector fuori uso e delle telecamere. Le stesse che pero’, rientrate in funzione, hanno registrato i rapinatori e li hanno incastrati.