Mogadiscio, kamikaze al Teatro nazionale. Salvo il premier: il video

Pubblicato il 5 Aprile 2012 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 4 APR – Un attacco frontale al potere, mercoledì 4 aprile ha spezzato la calma apparente di Mogadiscio riportando la capitale della Somalia nel tunnel del terrore. Nella mattinata, un attentato kamikaze ha infatti colpito il Teatro nazionale mentre era in corso una cerimonia ufficiale, presenziata dal premier Abdiweli Mohamed Ali. L’attacco esplosivo, rivendicato dalle milizie islamiche degli Shabaab, ha provocato almeno sei morti, tra i quali due alti esponenti del mondo sportivo somalo, mentre il primo ministro è rimasto illeso.

L’esplosione ha avuto luogo durante le celebrazioni del primo anniversario della tv nazionale somala, che avevano visto la partecipazione di diverse personalità e giornalisti del Paese. A provocare l’attentato sarebbe stata una giovane donna che, proprio mentre Abdiweli pronunciava il suo discorso, è entrata nel teatro superando i controlli grazie a un tesserino identificativo della polizia di cui era in possesso. Ma, subito dopo il suo ingresso nell’edificio, la donna ha fatto esplodere la bomba che aveva addosso. Le vittime sarebbero sei – anche se la Bbc parla di almeno otto morti – mentre diversi sono i feriti.

Tra le vittime, figurano il capo del Comitato olimpico somalo, Aden Yabarow Wiish, e il presidente della Federazione calcistica della Somalia, Said Mohamed Nur. Immediato il cordoglio del presidente della Fifa Joseph Blatter, che si è  detto “scioccato” dalla perdita di due personalità che hanno messo in campo “immensi sforzi per promuovere lo sport nel loro Paese”.

Poco dopo l’attacco, ripreso dalle telecamere, è giunta la rivendicazione degli Shabaab. ”Ci siamo noi dietro l’esplosione al teatro. Abbiamo preso di mira i ministri e i parlamentari infedeli, e loro sono state le vittime di oggi”, ha affermato il portavoce dei ribelli Abdiasis Abu Musab, secondo il quale l’attentato non sarebbe stato provocato da una kamikaze bensi’ da una bomba piazzata precedentemente nel teatro. Il loro primo obiettivo, il premier Abdiweli, e’ pero’ scampato all’attacco, definito dallo stesso primo ministro come ”l’ultimo respiro di un cavallo morente”.

L’esplosione ha riacceso la paura a Mogadiscio, abbandonata lo scorso agosto dalle milizie legate ad Al Qaida e rimasta, però nel mirino dei loro attacchi. Di recente la città stava cercando di tornare ad una parvenza di normalità e il mese scorso la riapertura del Teatro nazionale, chiuso da quando, all’inizio degli anni Novanta, il Paese piombò nella guerra civile, era stato un ulteriore segno dell’ottimismo delle ultime settimane. Un nuovo inizio macchiato però dal sangue e dalla distruzione, a testimonianza del fatto che i nemici del governo transitorio somalo sono ancora lontani dalla resa.

Il video dell’attentato: